L’albero, pensato per adattarsi bene alla zona di Treviso, è dotato di un cartellino speciale che permette la geolocalizzazione e il monitoraggio della crescita online, compreso il risparmio di anidride carbonica. L’iniziativa, ispirata al concetto “One Health”, evidenzia il legame tra la salute dell’uomo, dell’ambiente e degli animali. “La tutela dell’ambiente è strettamente legata a quella della salute”, ha sottolineato Francesco Benazzi, direttore generale di Ulss 2, che ha partecipato alla cerimonia insieme a rappresentanti della sanità locale e delle forze armate.
Nel contesto del progetto, che prevede la piantumazione di alberi in vari ospedali italiani, sono già stati messi a dimora oltre 50.000 giovani alberi, contribuendo a un “bosco diffuso” per la transizione ecologica del sistema sanitario. “Credo che il simbolo più bello della vita sia proprio l’albero, perché ha radici profonde e guarda al cielo,” ha commentato Benazzi. “Nell’ambiente di cura che è l’ospedale, ci ispiriamo all’albero per tenere le persone radicate al loro terreno, curandole e accompagnandole. Piantare un albero ribadisce anche l’importanza di contrastare le emissioni di CO2 e tutelare la salute.”
Ringraziando Fadoi e il Raggruppamento Biodiversità dei Carabinieri, Benazzi ha concluso: “Questa iniziativa incarna la visione olistica dell’approccio One Health, per cui la tutela dell’ambiente si collega profondamente a quella della salute. Un segno di speranza che può far riflettere le persone che entrano in ospedale.”