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Lavoro giovanile

Lavoro e giovani: una rivoluzione silenziosa nelle priorità degli under 35 in Italia

Il lavoro è all'ottavo posto tra le priorità dei giovani italiani, dietro valori come rispetto e onestà

Lavoro e Giovani: Una Rivoluzione Silenziosa nelle Priorità degli Under 35 in Italia

In un'epoca di cambiamenti rapidi e incertezze economiche, la percezione del lavoro tra i giovani italiani sta subendo una trasformazione significativa. Secondo un'indagine condotta da cvapp.it, una piattaforma specializzata in modelli di curriculum online, il 32% dei giovani italiani considera il lavoro una priorità. Questo dato colloca la sfera professionale all'ottavo posto nella scala di valori degli under 35, preceduta da principi morali come il rispetto, l'onestà e la libertà. 

Per i giovani italiani, il lavoro è principalmente visto come una fonte di reddito (41%), un diritto (39%) e un mezzo per affermare la propria indipendenza (38%). Tuttavia, non si tratta solo di guadagnare uno stipendio. Il lavoro è percepito anche come un elemento che conferisce dignità alla persona (32%) e una possibilità di raggiungere una posizione sociale (30%). Questa visione riflette una profonda rivoluzione culturale che valorizza maggiormente il benessere personale e punta a un miglior equilibrio tra vita privata e lavoro.

Un dato sorprendente emerso dall'indagine è che il 57% dei giovani italiani sogna un futuro da imprenditore o libero professionista. Questo dimostra una spiccata propensione verso l'indipendenza lavorativa, con solo il 28% che preferirebbe un impiego da dipendente. Questo cambiamento culturale indica una crescente tendenza tra i giovani a cercare carriere autonome, in cui possano avere maggiore controllo sul proprio tempo e sulle proprie scelte professionali.

Nella ricerca del lavoro ideale, la flessibilità oraria è al primo posto per il 55% degli under 35, seguita dalla necessità di avere tempo libero per attività extra-lavorative (49%). Questa chiara richiesta di equilibrio tra vita privata e professionale è ulteriormente confermata dal 35% dei giovani che considera lo smart working una priorità. La pandemia ha infatti trasformato le aspettative dei giovani riguardo alle modalità di lavoro, spingendoli a cercare soluzioni che permettano una maggiore conciliazione tra le diverse sfere della vita.

Infine, il 16% dei giovani cerca mansioni poco faticose o stressanti, segnale di una crescente attenzione alla qualità della vita e al benessere psicofisico. Questo dato sottolinea come le nuove generazioni siano sempre più consapevoli dell'importanza di mantenere un equilibrio tra lavoro e salute mentale, evitando situazioni che possano compromettere il loro benessere complessivo. 

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