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Storia della biologia

Inaugurata la mostra “L’anomalia e la norma” al MUSME di Padova: Un viaggio nella variabilità della vita

Il Museo di Storia della Medicina e della Salute ospita una straordinaria esposizione che esplora il rapporto tra l’anomalia e la normalità, offrendo una riflessione sull’evoluzione delle concezioni scientifiche e sociali

Mostra MUSME

Inaugurazione della mostra

Il MUSME - Museo di Storia della Medicina e della Salute di Padova ha inaugurato oggi la mostra temporanea “L’anomalia e la norma. La variabilità della vita tra anatomia e biologia”, un’esposizione unica nel suo genere che invita alla riflessione sul concetto di "anomalie" e "normalità" dalla storia antica fino ai giorni nostri. Un percorso storico e scientifico che non solo approfondisce i cambiamenti nel trattamento di queste categorie nel tempo, ma lancia anche un forte messaggio di inclusione e consapevolezza, celebrando l’unicità di ogni individuo.

La mostra si propone come un’occasione straordinaria per esplorare l’evoluzione delle percezioni sociali, mediche e biologiche riguardo le diversità fisiche e psicologiche, facendo emergere come il concetto di anomalia si sia trasformato, dall’essere considerato un segno di malvagità a un aspetto della variabilità umana. Sarà visitabile fino al 9 maggio 2025, con ingresso incluso nel biglietto del museo.

Barbara Degani, presidente della Fondazione MUSME, ha sottolineato come questo progetto espositivo rappresenti un’occasione di grande valore per il pubblico, evidenziando come l’approccio scientifico proposto rifletta lo spirito innovativo e inclusivo che contraddistingue il museo. "Un'opportunità di approfondimento sui temi dell’anomalia e della normalità attraverso un linguaggio scientifico, ma anche esperienziale", ha dichiarato.

La mostra è realizzata grazie alla collaborazione di numerosi enti, tra cui il Museo Morgagni di Anatomia Umana e il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, e si avvale del contributo scientifico di esperti come Cristina Basso, Giovanni Magno e Vincenzo Milanesi, con il supporto di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. L’allestimento esplora tre tematiche principali: l’anomalia come “mostro” nell’antichità, l’anomalia come patologia con lo sviluppo dell’anatomia patologica e infine l’anomalia come specchio della normalità, all’interno di un percorso che mette in luce l’evoluzione della scienza medica e la teoria darwiniana.

Vincenzo Milanesi, vicepresidente di Fondazione MUSME, ha evidenziato come la mostra non sia solo un'esposizione storica, ma un’occasione per affrontare temi culturali e sociali di grande attualità. La sezione interattiva invita i visitatori a riflettere sul loro personale concetto di normalità, cercando di abbattere i pregiudizi culturali e sociali legati alle differenze.

Mauro Varotto, delegato per i musei e le collezioni dell'Università di Padova, ha concluso rimarcando come la mostra rappresenti un esempio virtuoso di come il patrimonio museale possa stimolare una riflessione sui temi attuali, contribuendo a superare pregiudizi profondamente radicati nella società.

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