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La crisi del settore ittico
07.11.2024 - 13:07
Foto di repertorio
Il settore della pesca è in ginocchio, con danni devastanti alle colture di vongole e cozze a causa di due fenomeni naturali che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza dell’intera filiera: il granchio blu e la mucillagine. Le perdite registrate raggiungono picchi allarmanti, con una moria del 100% delle vongole e circa il 60% delle cozze danneggiate.
Un disastro economico e ambientale che ha spinto le Associazioni di categoria a organizzare una manifestazione di protesta. Venerdì 8 novembre, circa 40 barche salperanno dalle banchine di Chioggia e Venezia, dirette verso le Zattere a Venezia, dove si fermeranno per incontrare le istituzioni. Una delegazione dei pescatori, accompagnata da esponenti delle associazioni Lega Pesca, Federcoopesca, Agci Agrital, Coldiretti e Cogevo, chiederà un incontro con l’Ammiraglio della Direzione Marittima di Venezia, rappresentanti della Prefettura, e membri della Giunta Regionale e del Consiglio.
Legacoop Veneto sottolinea che la situazione è ormai insostenibile. «Siamo sfiniti», affermano i rappresentanti delle cooperative, che chiedono attenzione immediata e risorse per far fronte alle emergenze legate ai cambiamenti climatici, che stanno devastando la produzione ittico-vegetale. Secondo Legacoop Veneto, le istituzioni devono intervenire con misure concrete per contrastare le mutazioni ambientali che minacciano la sicurezza economica delle imprese e la sostenibilità del settore della pesca.
La manifestazione, promossa da Cogevo, mira a sensibilizzare le autorità regionali e nazionali sulla gravità della situazione, chiedendo supporto concreto per salvare un settore che è alla base dell’economia di molte famiglie e comunità locali. Un dramma che, oltre agli impatti economici, ha gravi ripercussioni sul piano sociale e umano, mettendo a rischio la sussistenza di intere famiglie di pescatori.
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