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Sciopero del trasporto pubblico
08.11.2024 - 09:38
Il trasporto pubblico a Treviso è stato al centro di una serie di proteste. Gli autisti dei mezzi MOM, l'azienda che gestisce i trasporti locali, hanno richiesto una revisione degli orari di percorrenza, ritenuti ormai inadeguati rispetto all'attuale traffico. La protesta si è inserita in un più ampio sciopero generale che ha lasciato la città senza fasce di garanzia, con solo alcuni servizi essenziali disponibili.
Gli autisti, che spesso vengono percepiti come responsabili dei disservizi, si sono difesi spiegando che i ritardi sono causati dagli orari di percorrenza obsoleti, che non tengono conto dell'aumento del traffico e dei numerosi cantieri stradali. La questione dei ritardi e delle problematiche del trasporto pubblico è ben conosciuta dai cittadini di Treviso e dei dintorni. A Zero Branco, ad esempio, il sindaco Luca Durighetto ha chiesto un confronto con il presidente di MOM, Giacomo Colladon, per rivedere l’organizzazione dei mezzi e degli orari. Anche i genitori degli studenti hanno espresso il loro malcontento in un’assemblea pubblica.
Gli autisti si sentono vittime di un sistema che non considera le reali condizioni di percorrenza. Alcuni orari, paradossalmente, sono stati ridotti di cinque minuti nelle fasce scolastiche, quando il flusso di studenti rallenta inevitabilmente il servizio. La loro frustrazione è evidente, e affermano che i viaggiatori tendono a dare la colpa allo stile di guida, ma che in realtà non è così.
Lo sciopero generale ha esacerbato la situazione, con la sospensione delle fasce di garanzia.
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