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11.11.2024 - 17:13
Il Consiglio provinciale delle ACLI di Padova, riunitosi venerdì 8 novembre per la sua prima seduta, ha designato Maurizio Drezzadore come nuovo presidente dell'associazione. Originario di Padova, Drezzadore vanta una significativa militanza nell'ambito ACLI, iniziata negli anni '70, in cui ha ricoperto importanti incarichi come segretario provinciale di Gioventù Aclista, membro della presidenza provinciale, presidente regionale delle ACLI Veneto e membro della presidenza nazionale.
«Un obiettivo prioritario del quadriennio di mandato – dichiara Drezzadore – è promuovere la partecipazione per difendere e rafforzare la democrazia attraverso un’azione sociale nei territori, con la priorità di tutelare i diritti e superare le diseguaglianze. E ancora rafforzare l’interlocuzione con le istituzioni locali con l’intento di potenziare la sussidiarietà che, soprattutto in tempi di limitatezza di risorse pubbliche come quelli odierni, dovrà trasformarsi da “delega gestionale” affidata dai Comuni alle organizzazioni sociali a forme di coprogettazione più efficaci nel cogliere i bisogni e più capaci di organizzare risposte mirate».
Primo banco di prova per l’esercizio della democrazia saranno le elezioni nei Consorzi di bonifica, il prossimo 15 dicembre: «Come Acli scenderemo in campo con la coalizione Consumatori e agricoltori per promuovere la partecipazione dei cittadini alla gestione delle acque e per tutelare il territorio – spiega sempre Drezzadore –, assicurando una maggiore salvaguardia dagli eventi estremi che causano inondazioni o siccità».
Il suo curriculum professionale include esperienze come consulente esperto nei settori della formazione e del lavoro, avendo ricoperto due mandati come consigliere del Consiglio nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) e, dal 2014 al 2018, come consulente del Ministero del Lavoro. Oltre a Drezzadore, durante la riunione, sono stati eletti anche i nuovi componenti della presidenza: Marco Di Silvestre, Federico Filoso, Francesco Lazzarin, Anna Grigolon, Umberto Boschetto e la nuova vicepresidente, Monica Buson.
Queste nomine avvengono in seguito al recente 27º Congresso dell'organizzazione. Per i prossimi quattro anni, Drezzadore guiderà un sistema che, comprendendo le associazioni specifiche U.S. ACLI, FAP ACLI, ACLI Terra e AAS, conta al momento oltre 23.000 iscritti, di cui più di 2.200 affiliati ad ACLI Padova, distribuiti in 26 circoli aderenti. Il suo mandato si avvia nell'anno in cui si celebra l'ottantesimo anniversario della fondazione delle ACLI a livello nazionale, costituite nel 1944 come un'associazione di lavoratori laici con l'obiettivo di promuovere una realtà "sindacale" ispirata alla dottrina sociale cristiana. Alla storia delle ACLI, il nuovo presidente provinciale ha dedicato il libro "Le Acli del Veneto nel periodo della contestazione", pubblicato lo scorso giugno.
Drezzadore succede a Gianni Cremonese, alla guida dell’associazione da un decennio, che assume ora l’incarico di coordinare le attività dei servizi e la presidenza della Acli Service oltre ad entrare in presidenza come invitato permanente: «Acli Padova – dice Cremonese tracciando un bilancio del suo mandato – ha potenziato in questi anni i propri servizi e ne ha attivati di nuovi, rendendo più capillare la presenza sul territorio e dando avvio anche a numerosi progetti in collaborazione con diverse realtà. Così il sistema di sportelli e di servizi insieme ai circoli costituiscono una rete di antenne preziose, in grado di intercettare i bisogni dei cittadini e misurarne l’evoluzione, ma anche di provare a fornire loro risposte».
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