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Truffe high tech

La Polizia Locale di Verona mette in guardia contro i "Furbetti" della patente: la truffa che minaccia le strade

Decine di persone, grazie all'uso di sofisticate tecnologie, riescono a superare l’esame per la patente senza mai studiare, ma il fenomeno sta mettendo a rischio la sicurezza di tutti

Furbetti della patente

Furbetti della patente

Negli ultimi giorni, Verona è diventata teatro di una serie di operazioni che hanno portato alla luce un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante: il cosiddetto "furbismo" nella consegna della patente. Si tratta di persone che, grazie all'ausilio di sofisticate tecnologie, riescono a superare l’esame di guida senza alcuna preparazione, mettendo in grave pericolo la sicurezza stradale.

Il fenomeno coinvolge principalmente persone straniere, con cittadinanza italiana, che utilizzano dispositivi tecnologici come mini-telecamere nascoste nei bottoni delle maniche, nelle cerniere o nei portafogli, per ricevere le risposte corrette da soggetti esterni. Solo nell'ultimo mese di ottobre, a Verona sono stati individuati dieci casi, tutti denunciati alla Procura della Repubblica grazie all’intervento degli agenti specializzati della Polizia Locale.

Secondo Luigi Altamura, Comandante della Polizia Locale di Verona, la lotta contro i "furbetti" della patente è in corso da tempo, con risultati significativi, ma le sanzioni penali, per quanto esistenti, sono troppo blande per scoraggiare il fenomeno. Le pene, infatti, non prevedono nemmeno l’arresto in flagranza, e la piccola entità delle multe non spaventa chi è disposto a pagare cifre ingenti per "passare" l’esame. Questi soggetti, infatti, ricorrono a organizzazioni criminali straniere che, con il passaparola, offrono il servizio di "patente facile", con cifre che possono arrivare anche a 5.000 euro per ogni candidato.

Stefania Zivelonghi, assessora alla sicurezza, sottolinea i gravi rischi legati a queste pratiche: "Questi individui, che hanno ottenuto la patente tramite inganno, non conoscono le regole stradali e rappresentano una minaccia per sé stessi, per i passeggeri e per gli altri utenti della strada". L’appello è indirizzato alle comunità straniere, affinché non favoriscano questi raggiri e incoraggino i propri concittadini a sostenere l’esame in modo legale e sicuro.

La tecnologia impiegata in queste truffe è sempre più sofisticata. Dalle microcamere agli auricolari, i dispositivi permettono di inviare risposte esatte ai candidati, che le ascoltano senza che gli esaminatori se ne accorgano. In alcuni casi, è stata anche documentata una vera e propria sostituzione di persona, con il candidato che si presenta in aula al posto di un altro.

Nonostante la crescente diffusione del fenomeno, la Polizia Locale di Verona, con l’aiuto delle scuole guida, sta cercando di arginare la truffa, monitorando con attenzione le iscrizioni agli esami. Altamura conclude: "Grazie alle nuove tecniche investigative, stiamo ottenendo importanti risultati, ma la collaborazione di tutti, anche degli istruttori di scuole guida, è fondamentale per fermare questa piaga".

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