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Deforestazione, Donazzan (FdI-ECR): "Rinvio del regolamento ossigeno per le imprese venete"

Il Parlamento europeo approva il rinvio di un anno del regolamento anti-deforestazione, con benefici per le imprese italiane, in particolare in Veneto e Friuli-Venezia Giulia

Deforestazione, Donazzan (FdI-ECR): "Rinvio del regolamento ossigeno per le imprese venete"

Foto di repertorio

Il Parlamento europeo ha approvato oggi un rinvio di un anno nell'attuazione del regolamento contro la deforestazione, una misura che, secondo la vicepresidente della Commissione Industria, Elena Donazzan (Fratelli d’Italia – ECR), rappresenta un “ossigeno” per le imprese italiane, in particolare per quelle venete, già impegnate in importanti investimenti per la sostenibilità ambientale. Il regolamento, infatti, impone norme rigorose sulla tracciabilità delle materie prime importate nell'Unione Europea, tra cui olio di palma, legno e cacao, e rischia di mettere in difficoltà diverse filiere industriali, tra cui quella della concia in Veneto e quella del legno in Friuli-Venezia Giulia.

“La logica del regolamento è ideologica, senza tenere conto delle reali difficoltà che affrontano le imprese italiane e i lavoratori. È inaccettabile che una misura contro la deforestazione, che mira a tutelare l’ambiente, possa finire per danneggiare settori economici di grande valore, già impegnati a rispettare gli standard di sostenibilità,” ha dichiarato Donazzan. “Il rinvio di un anno dell’entrata in vigore delle disposizioni è un passo positivo per permettere alle imprese di adattarsi e per emendare il regolamento in modo che possa essere applicato con maggiore efficacia e buonsenso."

Un Regolamento che mette a rischio le imprese

Il regolamento contro la deforestazione importata, adottato dal Consiglio dell'UE nel maggio 2023 e già entrato in vigore nel giugno dello stesso anno, stabilisce un "dovere di diligenza" per gli operatori commerciali. Questi ultimi sono obbligati a garantire che le materie prime che immettono nel mercato dell'Unione Europea non provengano da terreni deforestati. I prodotti interessati includono olio di palma, cacao, caffè, legno, gomma, soia, ma anche i loro derivati come cioccolato, arredamento, carta e prodotti per l’igiene personale.

Le imprese, sia quelle che importano che quelle che esportano verso l'UE, devono fornire la tracciabilità di queste materie prime e garantire che non siano legate alla deforestazione. Il regolamento prevede che le sue disposizioni diventino vincolanti per le grandi e medie imprese dal 30 dicembre 2024, e per le piccole e microimprese dal 30 giugno 2025.

Il rinvio e le modifiche proposte

Il 2 ottobre 2024, la Commissione Europea ha proposto una modifica al regolamento, con l’obiettivo di posticipare l'entrata in vigore delle scadenze di un anno, fissando le nuove date al 31 dicembre 2025 per le medie e grandi imprese e al 30 giugno 2026 per le piccole e microimprese. Questa modifica, approvata oggi dal Parlamento europeo, dovrebbe rendere le nuove norme più gestibili e applicabili da parte degli operatori economici, evitando un impatto eccessivo sulle attività commerciali.

Elena Donazzan ha sottolineato che la proposta di rinvio risponde alle preoccupazioni espresse dalle imprese italiane, che già si trovano ad affrontare un contesto economico complesso, aggravato da sfide geopolitiche e sociali. “Le imprese italiane sono tra le più avanzate nella transizione verso la sostenibilità ambientale,” ha aggiunto Donazzan. “Non possiamo permetterci di penalizzarle ulteriormente con normative che, pur avendo un fine giusto, non sono state progettate in modo adeguato.”

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