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Emergenza freddo a Treviso: accoglienza anticipata per i senza fissa dimora

Comune di Treviso e Caritas uniscono le forze per garantire un rifugio sicuro alle persone vulnerabili. L'ex Caserma Serena diventa il centro di accoglienza temporaneo

Clochard

Foto di repertorio

Si è svolto questa mattina a Ca’ Sugana un incontro decisivo per far fronte all’emergenza freddo che sta colpendo la città di Treviso. Il sindaco Mario Conte, l’assessore alla Città Inclusiva Gloria Tessarolo e i responsabili dei servizi alla marginalità, insieme al direttore della Caritas Don Bruno Baratto, hanno discusso le modalità per offrire ospitalità a chi vive in condizioni di estrema povertà.

Nel corso della riunione, è stato annunciato che, a partire da domani, il Comune attiverà 15 posti di accoglienza all’interno dell’ex Caserma Serena, un mese prima del previsto. «Abbiamo trovato una soluzione rapida ed efficace grazie alla collaborazione con Caritas e alle strutture messe a disposizione dalla Prefettura e Nova Facility», ha dichiarato il sindaco Mario Conte. «Queste persone non possono rimanere in condizioni precarie all’aperto o in un park multipiano, ecco perché stiamo monitorando con attenzione le loro necessità per garantire un’accoglienza adeguata».

Oltre all’ex Caserma Serena, saranno attivati altri spazi, tra cui due posti messi a disposizione da Caritas in via Venier e uno all’asilo notturno di via Pasubio. Questo intervento risponde all’urgenza di dare un rifugio sicuro a chi rischia di trovarsi senza una casa durante i freddi invernali.

Il direttore di Caritas, Don Bruno Baratto, ha sottolineato l'importanza di affrontare le emergenze con un approccio che non si limiti solo all’assistenza immediata, ma che preveda anche un accompagnamento più strutturato per le persone in difficoltà. «Questa è una soluzione positiva, ma il nostro lavoro non finisce qui. È necessario continuare a sviluppare un sistema coordinato che migliori l'assistenza e offra nuove prospettive a chi vive ai margini della società».

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