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La povertà in Italia: un fenomeno strutturale ai massimi storici

Caritas lancia l'allarme: il lavoro non basta più a proteggere dalla povertà. A Verona, il 30% degli assistiti è occupato

La Povertà in Italia: Un Fenomeno Strutturale ai Massimi Storici

In un contesto economico sempre più complesso, la povertà in Italia raggiunge livelli mai visti prima, configurandosi come un fenomeno strutturale che colpisce trasversalmente diverse fasce della popolazione. L'allarme arriva dalla Caritas, che in occasione della VII Giornata Mondiale dei Poveri, ha presentato un rapporto dettagliato sulla marginalità economica e sociale nel nostro Paese, con un focus particolare sulla città di Verona.

A Verona, i dati raccolti dai centri di ascolto della Caritas rivelano una realtà allarmante: il 30% delle persone che si rivolgono ai servizi di assistenza è occupato. Questo significa che avere un lavoro non è più una garanzia contro la povertà estrema e l'emarginazione. Un ulteriore 3% lavora in nero, mentre il 9% è composto da pensionati il cui reddito non è sufficiente a garantire una vita dignitosa. Il restante 25,9% è disoccupato, una percentuale che, sebbene inferiore rispetto alla media del Triveneto (44,9%) e nazionale (48,1%), rappresenta comunque un dato significativo. Nel 2023, i 46 centri di ascolto informatizzati di Verona hanno accolto 3.289 persone, di cui circa il 70% sono donne, prevalentemente sposate e straniere. Questo dato segna un aumento del 4% rispetto all'anno precedente, evidenziando un trend in crescita che non può essere ignorato.

Secondo l'Istat, in Italia le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2,2 milioni, con 413mila situate nel Nord-Est. A Verona, le dichiarazioni dei redditi del 2023 mostrano che il 23% dei contribuenti ha un reddito IRPEF inferiore ai 10mila euro. Questi numeri dipingono un quadro di difficoltà economica diffusa, che non risparmia neanche le aree tradizionalmente più prospere del Paese.

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