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Sciopero
19.11.2024 - 13:21
Foto di repertorio
Venerdì 29 novembre, Cgil e Uil hanno proclamato uno sciopero generale per l'intera giornata di lavoro, in risposta alla manovra di bilancio del governo, che secondo i sindacati penalizza lavoratori e pensionati con un futuro di austerità. L'obiettivo delle organizzazioni sindacali è chiedere un aumento di salari e pensioni, maggiori investimenti nella sanità, nell'istruzione e nei servizi pubblici, oltre al rilancio delle politiche industriali per fermare il declino economico del Paese, con un focus particolare sulla situazione della regione Veneto.
Secondo Tiziana Basso (Cgil) e Roberto Toigo (Uil), la legge finanziaria 2025 non offre risposte adeguate alla realtà del Veneto, che si trova ben lontano dal rappresentare una “locomotiva” economica stabile. Invece, il territorio sta affrontando numerose difficoltà, come il crescente numero di crisi aziendali e l’aumento delle ore di cassa integrazione, con dati preoccupanti relativi al 2024. In particolare, si segnala un incremento del 52% delle ore di CIGO rispetto all’anno precedente e un aumento esponenziale del 733% delle ore di CIGS.
Per questo, Cgil e Uil hanno deciso di scendere in piazza in tutte le province del Veneto, con cortei e comizi, per chiedere al governo un cambiamento radicale nelle politiche economiche e una maggiore attenzione alle problematiche del mondo del lavoro. La protesta avrà un carattere nazionale, ma in Veneto si concentrerà anche sulla realtà locale, fatta di crisi occupazionali e difficoltà per i lavoratori.
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