La Giunta regionale del Veneto ha approvato una serie di delibere strategiche destinate a migliorare il sistema sociosanitario, con particolare attenzione alle aree della disabilità, delle dipendenze, dei minori e della salute mentale. Quattro gli interventi approvati, che prevedono significativi aggiornamenti nei finanziamenti e nelle prestazioni erogate dai soggetti accreditati in questi ambiti.
Queste modifiche sono state rese necessarie dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per i lavoratori del settore sociosanitario-assistenziale-educativo, che è stato firmato a giugno 2024. L'assessore regionale alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, ha sottolineato l’importanza di un impegno economico triennale che ammonta a oltre 55 milioni di euro, in aggiunta ai 254 milioni già previsti nel bilancio 2024. Questo aumento rappresenta un incremento del 22%, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità e la qualità dei servizi.
Lanzarin ha evidenziato lo sforzo economico della Regione, che ha deciso di farsi carico integralmente dei maggiori costi derivanti dal rinnovo contrattuale, senza alcun aiuto esterno. L’intervento avrà un impatto concreto su vari settori, come le Comunità Educative Riabilitative e Diurne, le Unità di Offerta residenziali per la salute mentale e il fondo per la disabilità. Nel triennio 2024-2026, gli aumenti previsti ammontano a circa 32 milioni di euro per la disabilità, quasi 4 milioni per le comunità educative e oltre 10 milioni per la salute mentale.
L’obiettivo, come spiegato dall’assessore, è di programmare un percorso che garantisca la sostenibilità dei servizi, con verifiche annuali sugli standard assistenziali e sugli effetti delle nuove misure. Il lavoro svolto finora, secondo Lanzarin, deve continuare in un dialogo costante per rafforzare la rete di supporto a favore delle persone più vulnerabili.