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Prevenire la povertà educativa

Oxfam a Padova contro l’abbandono scolastico: al via il progetto “Give me five”

Il progetto mira a prevenire la povertà educativa e a contrastare la dispersione scolastica nei quartieri più vulnerabili di Padova, con il coinvolgimento di scuole e comunità locali

Oxfam a Padova contro l’abbandono scolastico: al via il progetto “Give me five”

Foto di repertorio

Oxfam scende in campo a Padova con il progetto “Give me five”, un'iniziativa mirata a combattere l’abbandono scolastico e la povertà educativa. L’obiettivo è offrire nuove opportunità formative agli studenti dei quartieri più difficili, dove la povertà e il disagio sociale mettono a rischio il futuro scolastico di molti ragazzi.

Il progetto coinvolgerà oltre 800 studenti e numerosi docenti in 9 scuole di 5 città italiane, tra cui Padova, Roma, Napoli, Ragusa e Arezzo. A Padova, l’intervento si concentrerà in particolare nel quartiere Arcella, dove oltre il 17% dei ragazzi alle scuole secondarie superiori è in ritardo scolastico. Qui, grazie a una rete di collaborazioni tra scuole, associazioni locali, servizi sociali e forze dell’ordine, si cercherà di individuare e affrontare le situazioni di disagio che potrebbero portare i giovani all’abbandono scolastico.

Sibilla Filippi, responsabile del Programma Educazione Trasformativa di Oxfam Italia, ha sottolineato l’importanza di arricchire il contesto educativo, creando opportunità che possano contrastare la discriminazione e garantire pari accesso a tutte le risorse formative. Il progetto mira anche a rafforzare la collaborazione tra scuole, enti del terzo settore e istituzioni locali, sviluppando sinergie capaci di migliorare l’offerta educativa e sociale nei territori più svantaggiati.

Un elemento fondamentale dell’iniziativa è lo sviluppo dei Patti Educativi di Comunità, uno strumento creato dal Ministero dell’Istruzione per contrastare le emergenze scolastiche, mettendo in rete le risorse locali e responsabilizzando tutti i soggetti coinvolti nella causa. “La lotta contro l’abbandono scolastico e la povertà educativa è una sfida complessa che richiede un impegno collettivo,” ha dichiarato Filippi. “Solo con il contributo di scuole, associazioni, istituzioni e famiglie possiamo garantire che nessun giovane venga lasciato indietro.”

Nei prossimi mesi, il progetto coinvolgerà attivamente i docenti, le associazioni e le istituzioni locali nella progettazione di attività che daranno vita e riqualificheranno gli spazi scolastici, ma anche altre aree del quartiere, dove i ragazzi trascorrono la loro quotidianità.

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