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Dissapori con il vicesindaco Thomas Giacon per un’assunzione negli uffici comunali
20.11.2024 - 20:40
Luca Guolo
Il consigliere di maggioranza Luca Guolo si è dimesso, lanciando pesanti accuse al vicesindaco Thomas Giacon e mettendo la squadra di governo di ‘Porto Viro riparte’ di fronte ad un duro test di tenuta. “La frattura – ha spiegato l’esponente dimissionario - è nata da un comportamento non corretto di Giacon (vicesindaco facente funzione di sindaco dopo la nomina di Valeria Mantovan ad assessore regionale) e di una sua volontà forzata, imposta alla giunta e non condivisa al 99%. Mi è stato riferito di un’accesa discussione tra lui e l’assessore Alessia Tessarin sull’imporre un contratto come dipendente comunale di due anni all’ex segretaria del sindaco Mantovan: la stessa Tessarin aveva fatto presente che non era opportuno fare questa scelta per due anni ma che l’assunzione poteva durare il periodo che andava da qui alle prossime comunali”. “Da qui la reazione furiosa e inopportuna di Giacon – ha rincarato Guolo - con calci alla porta e la rottura di un vetro. In maggioranza eravamo tutti d’accordo nel non far passare la cosa; dopo qualche giorno però, scopro da un post della consigliera di minoranza Maura Veronese che questo contratto è già regolamentato ed in essere”. Forte quindi il disappunto del consigliere e l’uscita di scena: “In seguito gli esponenti di maggioranza mi hanno spiegato i motivi: ‘Thomas Giacon ci ha ricattati con le sue immediate dimissioni’, il che avrebbe aperto le porte al commissariamento del comune”. “In ballo – ancora Guolo, che per ora esclude future candidature - c’era la firma del nuovo segretario per partire con i lavori della piscina e della cittadella dello sport”. Dalla ‘Porto Viro riparte’, la squadra della ex sindaca, la faccenda è stata bollata come ‘polemica, pettegolezzo e fake news’. “La nomina di Valeria Mantovan in Regione – recita una nota - ha comportato la decadenza anzitempo, anche della segreteria amministrativa, in particolare dell’unica collaboratrice il cui contratto sarebbe scaduto con la fine naturale del mandato nel 2027. Contemporaneamente la regione Veneto ha richiesto l’attivazione del comando di una storica dipendente del Comune, comportando la carenza di due profili amministrativi. Abbiamo semplicemente prorogato le funzioni di chi già aveva svolto servizi nel comune, scegliendo la forma di assunzione più rapida e urgente dell’agenzia interinale: e a seguito del risparmio dell’indennità del sindaco, di quella dimezzata del vice in quanto lavoratore e del passaggio in regione della dipendente il risparmio fino al 31 maggio 2025 sarà di circa 75.000 €. Per quanto riguarda poi la copertura finanziaria l’aver imputato provvisoriamente la somma di 4.500 €asili nido è una pura operazione contabile e non ha tolto alcuna risorsa al servizio”.
Fabio Pregnolato
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