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Innovazione in radioterapia e chirurgia vascolare: nuove tecnologie al Ca' Foncello di Treviso

L'ospedale Ca' Foncello di Treviso potenzia radioterapia e chirurgia vascolare grazie a una donazione di 95.000 euro

Innovazione in Radioterapia e Chirurgia Vascolare: Nuove Tecnologie al Ca' Foncello di Treviso

Foto di repertorio

A Treviso, l'ospedale Ca' Foncello ha trovato una risposta concreta grazie al contributo di 95.000 euro da parte della Banca delle Terre Venete – Credito Cooperativo. Questa donazione rappresenta un passo significativo verso l'innovazione tecnologica nei reparti di radioterapia e chirurgia vascolare, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza e la qualità delle cure offerte ai pazienti.

Nel reparto di radioterapia, diretto dal Dr. Fabio Ferrarese, una donazione di 40.000 euro permetterà l'introduzione di un software all'avanguardia. Questo sistema, che utilizza badge identificativi, consentirà ai pazienti di accedere autonomamente alle cure, riducendo le attese e ottimizzando l'efficienza del reparto. Il Dr. Ferrarese ha spiegato che il nuovo sistema migliorerà l'accoglienza e il trattamento, rendendo il percorso di cura più umano e coinvolgente. Il software non solo identificherà i pazienti tramite parametri biomedici, ma gestirà anche le terapie pretrattamento, fornendo istruzioni personalizzate attraverso monitor dedicati. Questa tecnologia rappresenta un passo avanti verso un’umanizzazione del percorso di cura, in cui il paziente diventa parte attiva del proprio trattamento.

Parallelamente, il reparto di chirurgia vascolare, sotto la guida del Dr. Edoardo Galeazzi, beneficerà di un eco doppler avanzato grazie a un finanziamento di 45.000 euro. Questa strumentazione, dotata di sonda convex, sonda lineare e un dispositivo portatile wireless con tablet, sarà cruciale per la diagnostica non invasiva dell'apparato circolatorio. Il Dr. Galeazzi ha sottolineato che il nuovo eco doppler sarà essenziale in ogni fase della gestione del paziente, dalla prima visita ai controlli post-operatori. La versione portatile del dispositivo, in particolare, si rivelerà utile in situazioni di emergenza e in ambienti sterili, garantendo un'assistenza tempestiva e accurata.

La donazione della Banca delle Terre Venete non è solo un investimento in tecnologia, ma un impegno verso la comunità. Pietro Pignata, vicepresidente vicario della banca, ha dichiarato che, con questa donazione, l'istituto intende supportare la comunità di cui fa parte, migliorando un servizio sanitario che rappresenta un bene prezioso per tutti. Gianfranco Sasso, presidente dell'istituto di credito, ha aggiunto che l'iniziativa riflette i principi ESG (Environmental, Social, and Governance) della banca e il suo impegno per la crescita sostenibile del territorio.

Francesco Benazzi, direttore generale dell'ULSS 2, ha evidenziato l'importanza di queste nuove tecnologie, osservando che il software per la radioterapia e il nuovo eco doppler miglioreranno efficienza e sicurezza delle cure, coinvolgendo attivamente i pazienti nel loro percorso.

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