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UNA SVOLTA NECESSARIA
23.11.2024 - 08:45
Immagine di repertorio
Un’indagine condotta da Confartigianato Imprese Veneto ha acceso i riflettori sullo stato del settore edilizio e sulle sfide da affrontare nei prossimi 15 anni, dopo la stagione straordinaria del Superbonus e del PNRR. I risultati, emersi da un questionario rivolto a 160 aziende, evidenziano opportunità e criticità, con particolare attenzione all’innovazione tecnologica, alla carenza di manodopera specializzata e alla necessità di puntare sulla sostenibilità.
Secondo i dati raccolti, il comparto delle costruzioni sta attraversando una fase di grandi cambiamenti. La maggior parte delle imprese intervistate (88%) è consapevole delle trasformazioni in atto, mentre le aziende più strutturate hanno registrato segnali di crescita: dal 2021 al 2023 il fatturato medio è aumentato del 19,4%, con un incremento del valore aggiunto del 20%. Al contrario, le microimprese hanno subito cali significativi, con una perdita media di fatturato del 18,2%.
Tra le strategie ritenute fondamentali per il futuro spiccano l’adozione di nuove tecnologie (64%) e la valorizzazione delle competenze specializzate (63%). Non a caso, il 45% delle imprese ha già investito in formazione, mentre il 33% ha acquistato mezzi a basso impatto ambientale. Tecnologie come droni, laser scanner e materiali innovativi iniziano a farsi strada, ma resta il problema della mancanza di personale qualificato, ostacolo indicato dal 96% del campione.
La sostenibilità, che guida il 54% delle imprese nell’adozione di nuovi processi e prodotti, rappresenta un’altra delle sfide cruciali. Le competenze più richieste riguardano proprio i materiali sostenibili e le tecniche costruttive innovative, seguite dalle competenze in energie rinnovabili per gli impiantisti.
«La nostra indagine ha messo in luce le esigenze del settore artigiano – ha dichiarato Oscar Bernardi, presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana –. Innovazione, sostenibilità e riorganizzazione dei processi sono le chiavi per affrontare il futuro. È necessario ripensare i modelli produttivi e gestionali per adeguarsi al paradigma della sostenibilità, integrando le filiere e adottando nuove tecniche di costruzione».
Nonostante le difficoltà, le imprese più giovani e quelle con oltre cinque dipendenti guardano al futuro con fiducia, puntando su una maggiore innovazione per restare competitive in un mercato in rapida evoluzione.
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