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Emergenza sociale
23.11.2024 - 14:03
Foto della struttura
La sicurezza deve essere una priorità assoluta: è questo il grido lanciato dalle Segreterie Provinciali di FP Cgil e Uil Fpl di Padova riguardo alla Residenza Breda di via Ippodromo, gestita dalla Fondazione Configliachi. Una struttura che, secondo i sindacati, versa in condizioni critiche, con servizi essenziali carenti e problemi strutturali che mettono a rischio utenti e personale.
“Per anni – dichiarano Alfredo Sbucafratta di FP Cgil Padova e Stefano Tognazzo di Uil Fpl Padova – abbiamo lottato ai tavoli di contrattazione per mantenere viva e sicura la Residenza Breda. Tuttavia, il mancato intervento del liquidatore della Fondazione e l’assenza di un supporto concreto da parte della Regione Veneto hanno portato la struttura in uno stato di degrado inaccettabile. Parliamo di bagni inadeguati, calcinacci che cadono, una situazione insostenibile per ospiti e lavoratori”.
I sindacati insistono sulla necessità di un’azione immediata da parte della Regione e del Comune di Padova. La loro proposta è chiara: acquisire la struttura, investire nella sua ristrutturazione e mantenerla pubblica, con un impegno economico stimato di circa 11 milioni di euro. Secondo i rappresentanti di Cgil e Uil, questa sarebbe la strada migliore per preservare i 136 posti letto tra Casa Soggiorno e RSA, fondamentali in una realtà che soffre di lunghe liste d’attesa per i servizi socio-sanitari.
Durante un incontro avvenuto venerdì 22 novembre con la direzione del Configliachi, i sindacalisti hanno ribadito che la salvaguardia dell’occupazione è un altro pilastro fondamentale. “L’obiettivo – sottolineano Sbucafratta e Tognazzo – è garantire la ricollocazione di tutto il personale, sia quello assunto direttamente che quello somministrato dalle agenzie interinali”.
Secondo i sindacati, il coinvolgimento attivo di Regione Veneto e Comune di Padova è essenziale per evitare la chiusura della struttura e il suo passaggio ai privati. “Questa situazione – concludono – richiede una visione a lungo termine e un investimento strategico. Con i lavori di riqualificazione, che dureranno almeno tre anni, possiamo restituire alla comunità una struttura sicura e funzionale, offrendo un servizio indispensabile e sostenendo l’occupazione locale”.
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