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Sanità e giustizia

15 anni di lotta contro la violenza di genere: il Centro Anti-Violenza Aoui di Verona in prima linea

Più di 300 vittime assistite, il valore della rete multidisciplinare e l'importanza del materiale probatorio per sostenere le donne

Posto Occupato al Polo chirugico

Posto Occupato al Polo chirugico

Da quindici anni, il Centro Anti-Violenza del Pronto Soccorso Ostetrico-Ginecologico di Borgo Trento rappresenta un punto di riferimento cruciale per le donne vittime di violenza nella provincia di Verona. Coordinato dal professor Massimo Franchi, direttore dell’UOC di Ostetricia-Ginecologia, e dalla dottoressa Giovanna Del Balzo della Medicina Legale, il Centro ha accolto oltre 300 vittime dal 2009, tra cui 33 donne solo nel 2024.

Le donne accolte nel Centro trovano un ambiente dedicato e separato dalle normali attività cliniche, gestito da personale sanitario esclusivamente femminile, formato per offrire supporto nelle delicate fasi successive al trauma. Il percorso di cura è multidisciplinare, coinvolgendo ginecologi, ostetriche, psicologi, pediatri, infettivologi e medici legali. L'obiettivo è fornire non solo assistenza sanitaria immediata ma anche un sostegno integrato per la ricostruzione personale e legale della vittima.

La rete interdisciplinare denominata Gruppo Violenza Sessuale Femminile (GIVSF) garantisce interventi efficaci per casi complessi, con strumenti come lo screening per infezioni sessualmente trasmesse, contraccezione d’emergenza e la raccolta di materiale probatorio utile in ambito giudiziario. La gestione accurata dei campioni biologici e tossicologici è cruciale, soprattutto nei casi in cui la violenza è associata ad abuso di sostanze o alcol.

Il Centro opera in stretta collaborazione con le Forze dell’Ordine, il Centro Petra del Comune di Verona e l'ULSS9. Questa sinergia assicura un approccio globale alle emergenze, combinando assistenza sanitaria e tutela giuridica.

La violenza di genere è un’emergenza sanitaria e giuridica,” sottolinea la dottoressa Del Balzo, “e per affrontarla servono competenza clinica e attenzione al dettaglio probatorio per garantire alle vittime giustizia e protezione.”

I numeri sulla violenza contro le donne, secondo l'OMS e l'ISTAT, restano allarmanti: il 31,5% delle donne italiane ha subìto violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita. Questo dato evidenzia l'importanza di interventi tempestivi e la necessità di sensibilizzare la comunità.

Il professor Franchi ha evidenziato il ruolo centrale del Centro: “Siamo un punto di riferimento per donne e bambine vittime di violenza, dedicando competenza tecnica e umana per affrontare un crimine orribile. Il nostro impegno non conosce pause.”

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Centro ha aderito all’iniziativa “Posto Occupato”, dedicando spazi simbolici all’interno dell’Ospedale per ricordare le vittime di violenza.

Un messaggio chiaro emerge dal Centro Aoui: la violenza di genere non è solo un dramma personale, ma una questione sociale che richiede una risposta collettiva, fatta di competenza, umanità e giustizia.

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