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Ceregnano, sala gremita per il convegno sul biometano: incertezze e preoccupazioni sul tema

Un incontro sulla realizzazione dell’impianto a biometano genera discussioni sulla salute e l’ambiente

impianto biometano

Foto di repertorio

La sala polivalente di Ceregnano è stata teatro di un acceso incontro pubblico sul tema della realizzazione di un impianto a biometano, dal titolo “Biometano, a che punto siamo?”. L'incontro ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, ma anche di esperti e attivisti che hanno discusso le implicazioni ambientali e sanitarie legate al progetto. Tra gli organizzatori, sono intervenuti Vanni Destro della Rete dei Comitati Polesani, Fabio Bellettato di Italia Nostra Rovigo, l’avvocato Matteo Ceruti e Debora Stoppa, redattrice delle osservazioni presentate alla Commissione provinciale.

La vicenda del biometano a Ceregnano risale a luglio 2023, quando il sindaco Egisto Marchetti e la Giunta hanno espresso parere favorevole alla realizzazione dell’impianto da quasi 60 tonnellate. Da quel momento, si sono succeduti numerosi incontri informativi organizzati dalla minoranza, che ha trovato il supporto della Rete dei Comitati Polesani e di Italia Nostra nel contrastare il progetto, ritenuto pericoloso per l'ambiente e non necessario. L’iter burocratico ha visto, tra le altre cose, un parere negativo della Commissione provinciale sulla necessità di una valutazione di impatto ambientale (VIA), spingendo il gruppo a presentare un ricorso al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.


Giacomo Stoppa, capogruppo di minoranza, ha introdotto i lavori, mentre Fabio Bellettato di Italia Nostra ha spiegato come l’associazione abbia finanziato il ricorso per contrastare la realizzazione dell’impianto, considerato dannoso per una zona già fragile sotto il profilo ambientale. 


L’avvocato Matteo Ceruti ha quindi ripercorso l'iter giuridico del progetto, ricordando come la Commissione provinciale avesse precedentemente approvato la VIA per un impianto simile a Bergantino, nonostante le numerose criticità legate all’impatto ambientale. Ceruti ha ribadito che, considerando il Piano territoriale regionale e il Piano regionale di gestione dei rifiuti, l’impianto di biometano di Ceregnano dovrebbe passare attraverso una valutazione di impatto ambientale. Il ricorso presentato al Presidente della Repubblica comporta ora un'attesa per una risposta che potrebbe arrivare entro 12-18 mesi.


Debora Stoppa ha poi focalizzato l’attenzione sulle osservazioni presentate alla Commissione, evidenziando alcune problematiche legate all’impianto, come l’emissione di polveri sottili, la mancata valutazione degli impatti cumulativi degli impianti esistenti e altri fattori che potrebbero aggravare la situazione ambientale. Il confronto con il pubblico è proseguito fino a tarda sera, con numerosi interventi da parte dei cittadini preoccupati per la salute e l'ambiente, mentre i sindaci dei comuni limitrofi, invitati all’incontro, non erano presenti.

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