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Spettacolo dal vivo, una vittoria a metà per la cultura in Veneto

La battaglia in Consiglio Regionale porta fondi per la cultura, ma non basta. Ostanel (VcV): "Salvata la lirica di Padova, ma ancora esclusi progetti meritevoli"

Elena Ostanel

Elena Ostanel, consigliera Regionale di "il Veneto che Vogliamo"

Grazie a un intenso dibattito in Consiglio Regionale, è stata sbloccata parte della graduatoria per il finanziamento dello spettacolo dal vivo, consentendo di salvare alcune realtà culturali venete, tra cui la stagione lirica di Padova. Tuttavia, non mancano le critiche per i tagli e il sottofinanziamento del settore.

“Come ogni anno, grazie al nostro impegno nella variazione di bilancio, aggiungiamo risorse per far scorrere la graduatoria di progetti meritevoli ma inizialmente esclusi dal bando per lo spettacolo dal vivo,” dichiara Elena Ostanel, consigliera regionale del movimento civico Il Veneto che Vogliamo. L’approvazione di un emendamento ha portato una boccata d’ossigeno alla cultura, includendo iniziative come la lirica padovana e rassegne indipendenti. “Sono realtà salvate dal nostro lavoro,” aggiunge Ostanel.

Nonostante questo risultato, la consigliera critica l’insufficienza dei fondi. “Dei 15 progetti inizialmente esclusi, per un totale di 180.000 euro, solo 100.000 sono stati stanziati dalla Giunta, lasciando fuori alcune proposte. Questo dopo 12 ore di battaglia in aula. Ogni anno siamo noi a richiamare l’attenzione dell’assessore competente. Se fosse stato per Corazzari, la graduatoria sarebbe rimasta ferma.”

La situazione evidenzia un problema più ampio: il sottofinanziamento cronico della cultura in Veneto. “Nel 2024 si investiranno 2,5 milioni sulla legge 49, che finanzia soprattutto le sagre, rispetto agli 1,3 milioni del 2023. Per lo spettacolo dal vivo, invece, siamo passati da 800.000 a 620.000 euro, con un taglio di 180.000. Con il nostro emendamento arriviamo a 720.000 euro, ma è ancora troppo poco: siamo il fanalino di coda rispetto alle regioni vicine,” conclude Ostanel.

Un risultato positivo ma parziale, che lascia aperta la questione del valore dato alla cultura nel bilancio regionale.

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