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Musica e tradizione
27.11.2024 - 18:28
Gli organizzatori del festival
Si alza il sipario sulla XXI edizione del Festival Antichi Organi del Polesine, una rassegna che dal 29 novembre al 29 dicembre 2024 porterà la musica e la cultura organaria in cinque località della provincia di Rovigo. Da Loreo a Rovigo, passando per Giacciano, Lendinara e Ca’ Venier, il festival, promosso da Asolo Musica – Veneto Musica, sarà un’occasione per riscoprire alcuni degli strumenti più affascinanti del nostro patrimonio storico.
La conferenza stampa di presentazione, svoltasi oggi a Palazzo Celio, ha visto una calorosa partecipazione, con la presenza di rappresentanti istituzionali e culturalmente impegnati nel sostenere la valorizzazione del patrimonio organario locale. Il direttore artistico del festival, Nicola Cittadin, ha condiviso con il pubblico un modello in legno di mini-organo per spiegare in modo coinvolgente il funzionamento degli strumenti e l’importanza di preservare questa tradizione.
Tra gli interventi più significativi, quello di Lucia Ghiotti, consigliera alla Cultura della Provincia di Rovigo, che ha sottolineato il valore di un festival che unisce l’amore per la musica alla promozione del turismo culturale. La Provincia, infatti, sostiene il progetto nell’ottica di un “turismo lento”, che fa scoprire il territorio e le sue meraviglie nascoste, dalle chiese ai monumenti. Il direttore artistico di Asolo Musica, Federico Pupo, ha poi ricordato l’importanza di trasmettere la cultura organaria alle nuove generazioni, annunciando anche una visita scolastica il 28 novembre, con i ragazzi delle scuole medie di Loreo, che avranno la possibilità di esplorare da vicino l’organo Callido della Chiesa dell’Assunta.
Il festival non è solo una serie di concerti: è anche un’opportunità di educazione musicale, come dimostra la speciale lezione d’organo che si terrà il 28 novembre, quando gli studenti della scuola media di Loreo potranno imparare a conoscere lo strumento attraverso una visita pratica. Come ha spiegato Cittadin, l’organo, “fino all’invenzione della macchina a vapore, era considerato la macchina più complessa del suo tempo”.
Il programma concertistico, che si estenderà su tutto il mese di dicembre, comprende cinque performance con altrettanti organi storici. Si inizia il 29 novembre con l’organo Callido della Chiesa dell’Assunta di Loreo, che ospiterà il maestro Luca Sartore, per proseguire il 8 dicembre a Lendinara, con l’organista tedesca Elisabeth Zawadke al romantico organo Malvestio. Si prosegue il 20 dicembre a Giacciano, con un concerto che vedrà il direttore artistico Nicola Cittadin alla consolle, per culminare il 29 dicembre a Rovigo, con l’organo Callido del Tempio La Rotonda, in un concerto speciale con il trombettista Diego Cal.
Tutti i concerti sono a ingresso libero, con l’obiettivo di rendere questa straordinaria eredità musicale accessibile a tutti. Il festival, infatti, non solo celebra la musica, ma promuove anche il recupero e la valorizzazione di un patrimonio culturale unico che rischia altrimenti di scomparire.
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