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Inceneritore di Fanghi a Porto Marghera: Baldin (M5S) chiede il rifiuto del progetto

La consigliera regionale del M5S sollecita la Giunta Zaia a bocciare definitivamente il progetto, citando i rischi per la salute e l’ambiente in un’area già gravemente compromessa

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Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio Regionale

Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle al Consiglio regionale, chiede alla Giunta veneta di respingere senza indugi il progetto dell’inceneritore di fanghi a Porto Marghera, a seguito di una nuova relazione dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS) che evidenzia le gravi criticità ambientali e sanitarie legate all’impianto. Secondo Baldin, il documento, inviato dall'ISS all’amministrazione regionale lo scorso 11 novembre, conferma l’assenza di una valutazione adeguata sulla qualità dell'aria e l'insufficienza delle risposte riguardo i rischi derivanti dai PFAS e dal benzene, sostanze potenzialmente pericolose per la salute.

Baldin sottolinea che l'area di Porto Marghera è già gravemente compromessa da decenni di inquinamento industriale e che la realizzazione di un impianto capace di trattare 190.000 tonnellate annue di fanghi sarebbe un ulteriore aggravio per la salute dei cittadini e per l’ambiente. L’esponente del M5S critica anche la risposta della Giunta Zaia alla sua interrogazione di settembre, ritenendo insufficienti le rassicurazioni offerte e chiedendo maggior trasparenza.

“Non possiamo permetterci di tollerare ulteriori danni in una zona già martoriata dall’inquinamento. L’ISS ha bocciato il progetto, così come i consigli comunali e il patriarca Moraglia. È tempo che la Giunta Zaia ascolti queste voci e prenda una decisione definitiva contro questo pericolo per la salute pubblica e l’ambiente,” ha dichiarato Baldin, annunciando ulteriori azioni politiche per fermare il progetto.


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