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Inclusività e accessibilità

La vera eredità di Milano-Cortina 2026? Un cambiamento culturale in tema di accessibilità universale

Le nuove linee guida regionali per l'accessibilità e l'inclusione lanciano un messaggio chiaro: progettare per tutti è il futuro, e le Olimpiadi potrebbero essere la chiave per trasformare la cultura del Veneto

Linee guida Milano-Cortina

Linee guida Milano-Cortina

Un cambiamento radicale nella progettazione urbana e nelle politiche pubbliche, che mette al centro le esigenze di ogni persona, senza distinzione di abilità. Questo è l’ambizioso obiettivo delle nuove linee guida per l'accessibilità universale presentate oggi a Marghera, nel corso dell'assemblea della Federazione degli Ordini degli Ingegneri del Veneto (FOIV), in vista delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026. Un'occasione unica per riflettere sul futuro delle città venete, puntando a una piena inclusione delle persone con disabilità e favorendo una cultura di accessibilità che vada ben oltre l’evento olimpico.

Le linee guida, redatte dalla Regione Veneto, si pongono come strumento fondamentale per promuovere un’inclusività concreta e diffusa, non solo per i giochi olimpici, ma anche per ogni progetto che vedrà la luce sul territorio. “L’accessibilità riguarda tutti, e deve essere un obiettivo imprescindibile nella progettazione di qualsiasi opera, non solo in occasione di eventi straordinari come le Olimpiadi, ma anche nelle costruzioni quotidiane che incidono sulla vita dei cittadini”, ha dichiarato Paolo Gasparetto, presidente della FOIV. Un messaggio forte che sottolinea la necessità di un cambiamento profondo nel modo in cui si progettano e si realizzano le infrastrutture.

Il concetto di accessibilità, tuttavia, non si limita alla semplice rimozione di barriere fisiche. "Se vogliamo essere inclusivi e accessibili, dobbiamo cominciare a sognarlo", ha detto Giuseppe Fasiol, Direttore Area Infrastrutture della Regione Veneto. Le linee guida propongono infatti un approccio che va oltre la normativa tecnica, mirando a soluzioni pratiche e realizzabili che favoriscano l'accessibilità di spazi, servizi, trasporti e comunicazione. L'intento è di garantire a tutti, senza distinzione, un’esperienza completa e soddisfacente, sia durante i Giochi Olimpici che nel quotidiano.

“Quello che stiamo cercando di costruire è un cambiamento culturale, una nuova visione della progettazione”, ha spiegato Roberto Vitali, presidente di Village for All. Le linee guida per Milano-Cortina 2026 non si limitano a fornire indicazioni operative, ma vogliono innescare una riflessione profonda che coinvolga non solo i tecnici, ma anche le imprese e gli amministratori pubblici, affinché l’inclusività diventi parte integrante del nostro modo di pensare e di agire.

Uno degli esempi più concreti di questa trasformazione riguarderà l'Arena di Verona, dove gli interventi per migliorare l'accessibilità del celebre monumento storico rappresenteranno un simbolo di come si possano conciliare la valorizzazione del patrimonio con la necessità di garantire pari opportunità per tutti.

Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, dunque, non sono solo un’occasione sportiva, ma anche un’opportunità storica per innescare un cambiamento duraturo. Se realizzate secondo questi principi, le Olimpiadi lasceranno una legacy ben più profonda di quanto si possa immaginare: un territorio più accessibile, più inclusivo, e una nuova cultura progettuale che potrebbe riscrivere le regole della convivenza civile e della qualità della vita.

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