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Laguna e mose
05.12.2024 - 17:57
Erika Baldin, capogruppo del MoVimento 5 Stelle in Consiglio Regionale
L’Autorità per la Laguna di Venezia, istituita ormai oltre quattro anni fa con il Decreto-legge n. 104/2020, non è ancora operativa, e il Movimento 5 Stelle denuncia l’inerzia che ne sta ritardando l’avvio. A sollevare la questione è Erika Baldin, capogruppo del M5S in Consiglio regionale del Veneto, che ha presentato un atto di sindacato ispettivo alla Giunta Zaia, chiedendo un intervento urgente per sollecitare il Ministero delle Infrastrutture a far partire ufficialmente l’ente.
L’Autorità, che avrebbe dovuto gestire la salvaguardia della laguna e il funzionamento del Mose, è ancora priva di uno statuto approvato, e non sono stati ancora costituiti i suoi organi interni. Una situazione che Baldin definisce preoccupante, soprattutto considerando che l’ente dovrà occuparsi anche di opere fondamentali come il disinquinamento, il sistema portuale e la gestione del Mose. L’assenza di una struttura operativa ha creato incertezze anche per il futuro di circa duecento lavoratori qualificati, provenienti da enti come il Consorzio Venezia Nuova, Thetis e Comar, che potrebbero vedere la loro professionalità messa a rischio senza un inquadramento chiaro.
Baldin sottolinea che l’ente dovrebbe essere funzionale non solo per le opere già attribuite al Provveditorato per le opere pubbliche, ma anche per quelle previste dalla Legge Speciale per Venezia, che stabilisce specifiche competenze per la Regione in materia ambientale e infrastrutturale. Nonostante ciò, l’Autorità continua a essere paralizzata da lungaggini burocratiche che ne ritardano l’attivazione. "Quattro anni per essere ancora alla casella zero sono davvero troppi," afferma Baldin, facendo riferimento anche al ritardo nella nomina del presidente dell’Autorità, Roberto Rossetto, la cui nomina è stata formalizzata solo dopo quasi tre mesi.
La capogruppo M5S chiede quindi alla Regione di prendere una posizione chiara, sollecitando il governo a risolvere le questioni burocratiche, affinché l’Autorità possa avviare le sue attività fondamentali per la salvaguardia della città e della laguna. “La speranza è che questa nuova istituzione, nonostante le difficoltà iniziali, possa finalmente decollare con tutte le risorse necessarie per il bene di Venezia e del suo ecosistema”, conclude Baldin.
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