Dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per l’industria metalmeccanica, avvenuta il 12 novembre, Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero unitario di 8 ore per il 13 dicembre 2024. L’iniziativa, che coinvolgerà le industrie metalmeccaniche della provincia di Padova, segue le azioni di protesta già intraprese, come gli scioperi degli straordinari e della flessibilità.
Le organizzazioni sindacali hanno deciso di interrompere il dialogo con Federmeccanica e Assistal a causa del netto rifiuto da parte delle associazioni datoriali della piattaforma proposta dai sindacati. La controproposta presentata dai datori di lavoro, infatti, è stata giudicata completamente inadeguata, con un rifiuto delle richieste di aumenti salariali e di interventi su temi fondamentali come la precarietà, il divario salariale di genere e la transizione ecologica.
"L’attuale proposta di Confindustria è sbilanciata a favore delle imprese, ignorando le esigenze dei lavoratori", dichiarano Luca Gazzabin, Michele Iandiorio e Davide Crepaldi, segretari generali delle rispettive sigle sindacali. "Chiediamo un cambiamento nelle politiche salariali, ma anche interventi concreti su sicurezza, condizioni di lavoro e l’urgenza di combattere la precarietà".
Lo sciopero, che interesserà oltre 40.000 metalmeccanici nella provincia, mira a far sentire la voce dei lavoratori e a sollecitare un cambiamento nelle posizioni delle controparti datoriali.