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Esplosione deposito Eni
09.12.2024 - 15:54
Il segretario generale della UIL Veneto, Roberto Toigo
È un bilancio drammatico quello dell’esplosione avvenuta nel deposito Eni di Calenzano, alle porte di Firenze. Due morti, nove feriti e tre persone disperse rappresentano, al momento, il tragico conto di un incidente che ha sconvolto l'intera comunità. Il boato, avvertito a chilometri di distanza, ha scosso la tranquillità della cittadina, sollevando una colonna di fumo nero visibile anche da Firenze.
Secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, la deflagrazione si sarebbe verificata nell’area di carico del deposito, dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante. La perdita di liquido infiammabile durante le operazioni di ricarica potrebbe essere all’origine dell’incidente. Oltre ai mezzi coinvolti dalle fiamme, la pensilina della struttura è stata completamente distrutta.
L’area è stata immediatamente posta sotto sequestro, e la Procura di Prato ha annunciato l’apertura di un procedimento penale. "È fondamentale appurare le eventuali responsabilità penali," ha dichiarato il procuratore Luca Tescaroli.
Intanto il Comune di Calenzano ha proclamato due giorni di lutto cittadino in segno di vicinanza alle famiglie delle vittime.
Anche la Uil Veneto ha espresso cordoglio e indignazione per l’accaduto. "La notizia dell'esplosione in una raffineria Eni a Calenzano è sconvolgente" ha dichiarato il segretario generale Roberto Toigo. "E' terribile quanto ho appreso poco fa: si registrano morti, feriti e anche dispersi. Tutta la nostra solidarietà e vicinanza vanno alle famiglie delle vittime e a coloro che stanno soffrendo in questo momento. Confidiamo che venga fatta chiarezza su quanto è accaduto. Certamente occorre una presa di coscienza della piaga dei morti sul lavoro, ci vuole un cambio di passo a tutti i livelli."
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