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Diabete e patologie endocrinologiche: nuove frontiere terapeutiche e sfide cliniche

Innovazioni nel trattamento del diabete e delle patologie metaboliche: insulina settimanale e terapie personalizzate

Diabete e Patologie Endocrinologiche: Nuove Frontiere Terapeutiche e Sfide Cliniche

Sabato 7 dicembre, al Polo Zanotto dell'Università di Verona, si è tenuto il convegno "Dilemmi in ambito endocrino-metabolico-internistico, come orientarsi". Un evento che ha riunito i maggiori esperti italiani per discutere delle nuove frontiere terapeutiche e delle sfide cliniche in questo settore.

Una delle innovazioni più significative presentate riguarda l'introduzione di una nuova insulina basale a dosaggio settimanale. Immaginate un paziente diabetico che, invece di affrontare 365 somministrazioni all'anno, ne effettua solo 52. Questa rivoluzione non solo semplifica la vita quotidiana dei pazienti, ma promette anche di migliorare l'aderenza al trattamento e, di conseguenza, i risultati clinici. Il dottor Roberto Castello, direttore dell'UOC Medicina A, ha sottolineato come queste terapie, un tempo impensabili, rappresentino un passo avanti significativo nella gestione del diabete e delle dislipidemie.

Ma le novità non si fermano qui. I nuovi farmaci, definiti "multitasking", non si limitano a ridurre i livelli di glicemia o di lipidi nel sangue. Essi sono progettati per intervenire anche su altre complicanze d'organo, come lo scompenso cardiaco e l'insufficienza renale. Questo approccio personalizzato consente di adattare il trattamento al quadro clinico generale del paziente, migliorando l'efficacia e riducendo gli eventi avversi.

Un altro tema centrale del convegno è stato l'appropriatezza delle prescrizioni mediche. In passato, si credeva che un numero maggiore di esami potesse garantire una cura migliore. Tuttavia, oggi si è consapevoli che meno è meglio. Ad esempio, per valutare la funzionalità tiroidea, è sufficiente il prelievo del TSH, che nel 90% dei casi fornisce le informazioni necessarie. Analogamente, per il colesterolo, sono sufficienti le misurazioni di LDL, HDL e trigliceridi, senza la necessità di calcolare il colesterolo totale. Questa nuova consapevolezza non solo riduce i costi per i pazienti e il Servizio Sanitario Nazionale, ma migliora anche la qualità della diagnosi.

Le patologie endocrinologiche e metaboliche, che colpiscono milioni di persone in Italia, sono al centro di una rapida evoluzione terapeutica. Le innovazioni presentate al convegno di Verona dimostrano come la medicina stia avanzando verso trattamenti sempre più efficaci e personalizzati. Questi progressi non solo migliorano la qualità della vita dei pazienti, ma offrono anche nuove speranze per la prevenzione delle complicanze cardiache, vascolari e renali.

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