Nonostante l'annuncio della chiusura del Fondaco dei Tedeschi, uno dei più iconici palazzi di Venezia, e la conseguente cessazione dell'attività con il licenziamento di 226 dipendenti, il ristorante Amo della famiglia Alajmo continua a resistere. Il celebre ristorante, situato al piano terra del negozio di lusso, ha deciso di andare avanti con il suo programma, senza abbassare la guardia, nemmeno a fronte dell'incertezza sulla fine dell'attività.
A novembre, DFS (Duty Free Shoppers), il gruppo che gestisce il Fondaco dei Tedeschi, aveva annunciato la chiusura del complesso, che include anche il ristorante progettato dal noto architetto Philippe Starck. Nonostante ciò, Raffaele Alajmo ha dichiarato che, fino a quando non riceverà comunicazioni ufficiali sulla chiusura, il ristorante continuerà a operare normalmente, preparando eventi speciali, come il cenone di fine anno.
"Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione formale da DFS, né riguardo la data di chiusura né su altre informazioni. Continueremo a lavorare come sempre, mantenendo il nostro impegno e sorriso come fosse il primo giorno", ha affermato Raffaele Alajmo, aggiungendo che il ristorante proseguirà con il suo programma, portando avanti una tradizione che ha fatto del Fondaco un punto di riferimento gastronomico.
Il ristorante Amo, che nel 2016 aveva siglato un accordo di collaborazione con DFS, si è sempre distinto per la sua cucina innovativa che mescola le tradizioni locali con influenze internazionali. Per la notte di San Silvestro, lo chef Roberto Ienna ha preparato un menu speciale, che spazierà dalla cucina veneziana alla gastronomia di paesi lontani, come Giappone, Cina, Spagna, Marocco, Messico e Perù, in un viaggio culinario che promette di stupire i commensali.
Nonostante le difficoltà, la famiglia Alajmo ha deciso di mantenere aperto il ristorante e di continuare a offrire un'esperienza unica, sotto il segno della resilienza e della passione per la cucina.