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Emergenza Idraulica
10.12.2024 - 18:34
Nadia Romeo
La sicurezza idraulica del Polesine e delle zone limitrofe torna a essere al centro del dibattito politico. Oggi, martedì 10 dicembre, alla Camera dei Deputati, è stato presentato e votato all'unanimità un ordine del giorno a firma dell'onorevole Nadia Romeo, deputata del Partito Democratico, per sollecitare il rifinanziamento delle misure contro la subsidenza, il fenomeno di abbassamento del suolo che ha colpito gravemente questa area del Veneto, ma anche il delta ferrarese e il ravennate.
La lacuna nella Legge di Bilancio 2025, che non prevede i fondi necessari per il funzionamento delle idrovore e per la manutenzione delle infrastrutture idrauliche, è stata definita “una grave dimenticanza” da Romeo, che si è fatta portavoce delle preoccupazioni di numerosi enti locali e associazioni, tra cui i Consorzi di Bonifica, i gruppi di Protezione Civile e le organizzazioni agricole. La necessità di mantenere operative le idrovore, essenziali per evitare inondazioni in un territorio fragile, richiede ingenti risorse, ora ritenute insufficienti dalla legge in discussione.
“Questa lacuna – ha dichiarato Romeo durante il suo intervento – priva il Polesine dei fondi necessari per garantire la sicurezza idraulica, che è fondamentale per la tutela e la salvaguardia di un territorio già segnato dal fenomeno della subsidenza.” Un fenomeno che ha origine negli anni Cinquanta, quando l'attività estrattiva di gas metano ha causato l'abbassamento del suolo, un danno che, pur cessato negli anni Sessanta, è permanente.
La situazione ha richiesto l’implementazione di costose opere di difesa, come le idrovore, che permettono di contenere le acque nei terreni più bassi, in particolare in Polesine, dove il rischio di allagamenti è costante. La Romeo ha ricordato che, sin dal 1957, lo Stato ha sempre assunto un ruolo attivo nel finanziamento dei lavori di bonifica, ma quest'anno, per la prima volta, la Legge di Bilancio ha omesso questi fondi cruciali.
La deputata ha quindi sottolineato come le terre del Polesine, così come quelle del ferrarese e del ravennate, abbiano contribuito allo sviluppo industriale del Paese, con il Polesine che, tra il 1945 e il 1949, produceva il 40% del gas naturale nazionale. “Il costo di questo sviluppo è stato elevato – ha concluso Romeo – e oggi è necessario continuare a sostenere queste aree, non lasciandole senza risorse per la loro protezione.”
L’ordine del giorno, votato con consenso unanime, chiede ora che il governo provveda con urgenza a rifinanziare il Fondo per il contrasto alla subsidenza. L’onorevole Romeo ha espresso la speranza che la mancanza di fondi fosse una semplice svista, ma che venga risolta rapidamente per evitare ulteriori rischi per il territorio.
“Ci aspettiamo adesso azioni concrete – ha concluso – e l’immediata riallocazione delle risorse necessarie per garantire la sicurezza idraulica di questi territori.”
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