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La tragedia della piccola Martina e il chiarimento di SIGENP: "Shock anafilattico, non c’entra la celiachia"

Gli esperti rassicurano: un caso raro che non deve generare allarmismi infondati tra i celiaci

La morte di Martina, la bambina di 9 anni deceduta a Roma il 6 dicembre scorso dopo aver consumato un piatto di gnocchi, ha sconvolto l’opinione pubblica. Secondo le prime ricostruzioni, il decesso sarebbe stato causato da uno shock anafilattico, probabilmente dovuto a un’allergia al frumento. Un evento tragico, ma che gli esperti della SIGENP (Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica) ritengono importante chiarire, per evitare paure infondate.

"Uno shock anafilattico per allergia al frumento avrebbe causato il decesso. Non può essere dovuto a celiachia" sottolinea il presidente della SIGENP, professor Claudio Romano. "Dobbiamo spiegare alle famiglie questa differenza per evitare che si diffondano timori ingiustificati tra chi convive con la celiachia".

L’allergia alimentare al grano è una condizione rara, ma può avere conseguenze drammatiche, come spiega la professoressa Renata Auricchio dell’Università Federico II di Napoli. "Si tratta di una reazione immediata e potenzialmente fatale in caso di ingestione di prodotti contenenti frumento, mentre la celiachia è una malattia molto diversa".

La celiachia è una reazione immunomediata cronica causata dall’assunzione di glutine, una proteina del grano, in soggetti geneticamente predisposti. "Il celiaco non è a rischio di shock anafilattico, ma deve seguire una dieta senza glutine per tutta la vita per prevenire danni intestinali e garantire il benessere generale", aggiunge la professoressa Auricchio.

Il presidente della SIGENP rassicura le famiglie: "Questo evento tristissimo non deve generare allarmismi inutili. La celiachia non è mai responsabile di shock anafilattici mortali. È fondamentale fare chiarezza per tutelare chi è celiaco e i loro cari da paure immotivate".

Gli esperti concludono che, sebbene le circostanze del caso di Marina siano ancora da chiarire, è importante distinguere con precisione tra allergie e intolleranze per comprendere meglio le condizioni dei pazienti e garantire loro una corretta gestione.

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