Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Le parole di Zaia sulla criminalità

Zaia contro la criminalità in Veneto: “Pene troppo permissive, serve una risposta forte”

Il Presidente della Regione denuncia l’aumento dei furti e delle rapine e chiede pene più severe per i reati contro la proprietà privata

La crescente diffusione di furti in abitazione, rapine e altri crimini simili sta sollevando un forte allarme in Veneto. Il Presidente della Regione, Luca Zaia, ha espresso preoccupazione per la situazione, definendola “intollerabile” e sottolineando come le pene attualmente in vigore non siano sufficientemente dissuasive.

“Questa situazione è insostenibile per i cittadini – ha affermato Zaia –. I crimini contro la proprietà privata, con violenze fisiche e morali, stanno aumentando e ciò evidenzia una certa permissività nelle sanzioni. Con una logica simile a quella della ‘patente a punti’, è evidente che il valore di quei punti è troppo basso: le persone non finiscono in carcere per reati come i furti in casa. Se le pene fossero più severe, come nel caso di reati gravi, probabilmente ci si penserebbe due volte prima di compiere un furto.”

Il Governatore ha poi riportato una riflessione sugli aspetti tecnici legati alla criminalità. Secondo stime di esperti, ogni persona arrestata in flagranza per furto avrebbe già compiuto almeno dieci reati simili senza mai essere scoperta. Zaia ha inoltre evidenziato che per arrivare a una condanna detentiva effettiva, i criminali devono accumulare almeno venti o trenta reati, con condanne che superano i quattro anni. “È evidente – ha aggiunto – che molti di questi individui provengono da Paesi dove le pene sono molto più dure e applicate in modo rigido, e in Italia trovano una sorta di ‘Eldorado’.”

Zaia ha quindi ribadito la necessità di inviare un segnale forte, sostenendo che il carcere deve essere la risposta per chi commette questi crimini. “Non è uno spreco costruire nuove carceri o riutilizzare vecchi edifici come strutture penitenziarie. È un investimento necessario per garantire sia la sicurezza della comunità che un percorso di rieducazione per chi delinque.”

Concludendo il suo intervento, Zaia ha posto l’accento sulla gravità della situazione, chiedendo una riforma delle politiche penali che punisca con maggiore severità i reati contro la proprietà privata.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione