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Sciopero nazionale
13.12.2024 - 18:04
Foto di uno dei presidi
In provincia di Padova si è registrata un’adesione straordinaria allo sciopero del settore metalmeccanico indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. La protesta ha visto il blocco della produzione in numerosi stabilimenti, con picchi di partecipazione che hanno raggiunto percentuali bulgare in molte realtà industriali. A confermare l’ottima adesione sono i dati diffusi dai sindacati, che parlano di una media del 75% di adesione in gran parte delle aziende del territorio, con punte del 100% in alcuni stabilimenti.
"Abbiamo avuto un’adesione altissima", dichiarano soddisfatti i segretari generali delle tre sigle sindacali, Michele Iandiorio della Fiom Cgil, Luca Gazzabin della Fim Cisl e Davide Crepaldi della Uilm Uil, che hanno seguito i presidi e i picchetti organizzati nei principali impianti della provincia. Secondo i dati, molte aziende metalmeccaniche hanno visto la partecipazione totale dei lavoratori, come nel caso della ZF di Caselle di Selvazzano, della VDC di Camposampiero e della Lima Eusider di Albignasego, dove il 100% della forza lavoro ha aderito allo sciopero.
Altre aziende hanno visto comunque adesioni significative, come la Parker di Sant’Angelo di Piove di Sacco con il 95%, la DAB PUMPS di Mestrino con il 98%, e la All.co di Vigonza al 100%. Le adesioni sono state più basse, ma comunque rilevanti, in aziende come la Komatsu di Este e la Hitachi di Monselice, dove la partecipazione si è fermata all’80%, mentre alla Blowtherm di Padova ha raggiunto il 30%.
"La partecipazione è stata molto buona anche ai presidi, con oltre 300 lavoratori coinvolti", commentano i sindacati. La protesta è stata organizzata per chiedere un rinnovo immediato del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore metalmeccanico, fermo da troppo tempo. "Non possiamo accettare che i profitti delle imprese e i dividendi degli azionisti continuino a crescere mentre i diritti dei lavoratori vengono messi in discussione", afferma Iandiorio. I sindacati chiedono a Federmeccanica di ritirare la sua contro piattaforma e di avviare un dialogo concreto sulle rivendicazioni dei lavoratori, che hanno già approvato una piattaforma contrattuale unitaria.
"La proposta di contratto ESG di Federmeccanica è stata rifiutata in modo chiaro dai lavoratori metalmeccanici di Padova", aggiunge Gazzabin. "L’unica soluzione è riaprire il tavolo delle trattative e partire dalla piattaforma che abbiamo presentato a aprile, supportata dal 98% dei lavoratori".
Crepaldi conclude sottolineando che "l’adesione è stata oltre il 50% fin dai primi turni, e il trend di partecipazione continua ad aumentare. Questo sciopero è la dimostrazione che la questione del rinnovo del contratto è diventata urgente e imprescindibile anche per gli industriali, se vogliono creare un clima di stabilità per la ripresa economica". La mobilitazione, dunque, non si fermerà e rischia di intensificarsi nei prossimi giorni se non ci sarà un passo indietro da parte di Federmeccanica.
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