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Ponte tra carcere e società: al via il protocollo di intesa per l'inclusione lavorativa dei detenuti

Confindustria Veneto Est e la casa di reclusione di Padova insieme per la formazione e il reinserimento sociale tramite il lavoro

Ponte tra carcere e società: al via il protocollo di intesa per l'inclusione lavorativa dei detenuti

È stato firmato il 16 dicembre il Protocollo di Intesa “Real Work” per il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, frutto della collaborazione tra Confindustria Veneto Est, la Casa di Reclusione di Padova, Fòrema e Umana. Il progetto ha come obiettivo quello di abbattere le barriere tra il carcere e la società, fornendo ai detenuti formazione professionalizzante e l'opportunità di un vero inserimento lavorativo. Il protocollo intende rispondere a un doppio bisogno: da un lato, quello di inclusione e risocializzazione dei detenuti, dall’altro, quello delle imprese che faticano a trovare manodopera qualificata.

Il progetto, che partirà nella primavera del 2025, prevede corsi di formazione per saldatori, operatori CNC, magazzinieri e carrellisti, profili molto richiesti dalle aziende del territorio. I corsi, che si terranno presso la Casa di Reclusione di Padova, dureranno tra le 80 e le 100 ore e si concentreranno sia su competenze tecniche che trasversali. Il programma mira a creare un vero e proprio ponte verso il mondo del lavoro, con l'inserimento dei detenuti nelle aziende grazie a contratti di lavoro e a benefici fiscali per le imprese coinvolte.

Paola Carron, Presidente di Confindustria Veneto Est, ha sottolineato l'importanza del progetto, affermando che «il grado di civiltà di una comunità si misura anche dalla capacità di recuperare le persone che cambiano vita tramite il lavoro». Il Direttore della Casa di Reclusione di Padova, Claudio Mazzeo, ha evidenziato la disponibilità e il concreto interesse del mondo imprenditoriale veneto nell'intraprendere progetti di inclusione sociale.

Matteo Sinigaglia, Direttore Generale di Fòrema, ha dichiarato che l’obiettivo è fornire ai detenuti una formazione mirata che li renda pronti per il mercato del lavoro. Giuseppe Venier, Amministratore Delegato di Umana, ha ricordato come il lavoro sia uno degli strumenti più efficaci di recupero sociale e di sicurezza per la comunità.

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