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Benessere in Veneto: tante luci e altrettante ombre

Il report ISTAT fotografa una regione tra le più virtuose d’Italia, ma con gravi fragilità ambientali

pale eoliche

Immagine di repertorio

Il Veneto si conferma una delle regioni italiane con i più alti livelli di benessere, ma il quadro non è privo di criticità. Secondo la seconda edizione del report BesT dell’Istat, che analizza il benessere equo e sostenibile a livello regionale e provinciale, il 50,3% degli indicatori colloca le province venete nelle fasce più alte di benessere, ben al di sopra della media nazionale (41,8%). Tuttavia, l’ambiente e la sicurezza sul lavoro rappresentano punti deboli che richiedono interventi mirati.

Il dominio "Lavoro e conciliazione dei tempi di vita" emerge come il principale punto di forza. Quasi tutti gli indicatori rientrano nelle classi più alte, con tassi di occupazione superiori alla media italiana e un basso livello di mancata partecipazione al lavoro. Tuttavia, preoccupano gli infortuni mortali, in particolare a Verona (12,3 per 10.000 occupati) e Rovigo (11,7), valori superiori alla media nazionale (10). Anche l’aspetto economico è positivo: il reddito disponibile pro capite e le retribuzioni medie sono sopra la media nazionale in tutte le province, eccetto Rovigo e Venezia.

Le criticità ambientali pesano sul benessere complessivo. Quasi il 50% degli indicatori ambientali veneti rientra nelle fasce più basse. L’impermeabilizzazione del suolo, ad esempio, è significativamente superiore alla media italiana: Padova registra il picco con il 18,7%. Inoltre, la quota di energia rinnovabile prodotta è solo il 21,3%, ben al di sotto della media nazionale (30,7%). La dispersione idrica tocca livelli preoccupanti, soprattutto a Belluno (70,4%).

Tra le province venete, Verona primeggia con il 57,8% degli indicatori nelle fasce di benessere più alte, seguita da Padova e Vicenza. Rovigo, invece, registra il livello più basso, con solo il 9,4% degli indicatori al top. Belluno si distingue per la produzione di energia da fonti rinnovabili, coprendo il 129% dei consumi provinciali, ma evidenzia un forte divario nella dispersione idrica.

Il Veneto si distingue per l’offerta culturale, con 290 strutture tra musei e siti archeologici e il 56,4% dei visitatori concentrati nelle province di Venezia e Vicenza. Anche la digitalizzazione dei servizi pubblici è un punto di forza: il 76,7% dei Comuni offre almeno un servizio online, un dato superiore alla media nazionale (53,7%).

Il Veneto si presenta come una regione dinamica e tenace, ma il report Istat evidenzia l’urgenza di affrontare le questioni ambientali e migliorare la sicurezza sul lavoro. Solo così potrà consolidare la sua posizione di eccellenza nel panorama italiano ed europeo.

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