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Report qualità di vita
19.12.2024 - 16:44
Immagine di repertorio
Il Veneto si conferma una delle regioni italiane con i più alti livelli di benessere, ma il quadro non è privo di criticità. Secondo la seconda edizione del report BesT dell’Istat, che analizza il benessere equo e sostenibile a livello regionale e provinciale, il 50,3% degli indicatori colloca le province venete nelle fasce più alte di benessere, ben al di sopra della media nazionale (41,8%). Tuttavia, l’ambiente e la sicurezza sul lavoro rappresentano punti deboli che richiedono interventi mirati.
Il dominio "Lavoro e conciliazione dei tempi di vita" emerge come il principale punto di forza. Quasi tutti gli indicatori rientrano nelle classi più alte, con tassi di occupazione superiori alla media italiana e un basso livello di mancata partecipazione al lavoro. Tuttavia, preoccupano gli infortuni mortali, in particolare a Verona (12,3 per 10.000 occupati) e Rovigo (11,7), valori superiori alla media nazionale (10). Anche l’aspetto economico è positivo: il reddito disponibile pro capite e le retribuzioni medie sono sopra la media nazionale in tutte le province, eccetto Rovigo e Venezia.
Le criticità ambientali pesano sul benessere complessivo. Quasi il 50% degli indicatori ambientali veneti rientra nelle fasce più basse. L’impermeabilizzazione del suolo, ad esempio, è significativamente superiore alla media italiana: Padova registra il picco con il 18,7%. Inoltre, la quota di energia rinnovabile prodotta è solo il 21,3%, ben al di sotto della media nazionale (30,7%). La dispersione idrica tocca livelli preoccupanti, soprattutto a Belluno (70,4%).
Tra le province venete, Verona primeggia con il 57,8% degli indicatori nelle fasce di benessere più alte, seguita da Padova e Vicenza. Rovigo, invece, registra il livello più basso, con solo il 9,4% degli indicatori al top. Belluno si distingue per la produzione di energia da fonti rinnovabili, coprendo il 129% dei consumi provinciali, ma evidenzia un forte divario nella dispersione idrica.
Il Veneto si distingue per l’offerta culturale, con 290 strutture tra musei e siti archeologici e il 56,4% dei visitatori concentrati nelle province di Venezia e Vicenza. Anche la digitalizzazione dei servizi pubblici è un punto di forza: il 76,7% dei Comuni offre almeno un servizio online, un dato superiore alla media nazionale (53,7%).
Il Veneto si presenta come una regione dinamica e tenace, ma il report Istat evidenzia l’urgenza di affrontare le questioni ambientali e migliorare la sicurezza sul lavoro. Solo così potrà consolidare la sua posizione di eccellenza nel panorama italiano ed europeo.
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