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Allarme per il futuro occupazionale in Veneto

Ricambio generazionale insufficiente: gli over 55 dominano il mercato del lavoro

Fondazione Corazzin

Fondazione Corazzin

In Veneto, il mercato del lavoro sta cambiando volto: in dieci anni è raddoppiata la presenza di lavoratori over 55, con conseguenze significative per il ricambio generazionale e la sostenibilità delle imprese. È quanto emerge dall’ultima ricerca della Fondazione Corazzin, il centro studi di Cisl Veneto, che evidenzia un incremento del 127,7% dei lavoratori senior, a fronte di una crescita del 36,6% degli under 30.

L’indagine, basata sui dati Istat e Inps, sottolinea come i settori produttivi principali della regione — manifatturiero, costruzioni, sanità e assistenza sociale — stiano affrontando un progressivo invecchiamento della forza lavoro. Nel manifatturiero, ad esempio, la quota di over 55 è passata dal 9,94% del 2013 al 20,58% del 2023, mentre quella degli under 30 è cresciuta solo marginalmente, raggiungendo il 16,56%. Simili tendenze si registrano nelle costruzioni e nel settore sanitario, dove la presenza di lavoratori senior è più che raddoppiata in dieci anni.

Il problema principale non è solo l’aumento dell’età media, ma l’incapacità di sostituire adeguatamente chi lascerà il mercato del lavoro nei prossimi anni. Il calo demografico e la difficoltà nel reperire giovani lavoratori qualificati minacciano interi comparti produttivi. Nel settore delle costruzioni, ad esempio, la difficoltà di trovare personale sfiora il 58%, il dato più alto della regione. Anche il manifatturiero segnala criticità, con il 50,6% delle posizioni difficili da coprire.

A compensare, almeno in parte, questa carenza interviene il crescente impiego di lavoratori stranieri, che nel 2023 hanno rappresentato il 27,6% delle nuove assunzioni in Veneto. La loro presenza è particolarmente rilevante nel comparto delle costruzioni (45,51%), nella ristorazione e accoglienza (30,96%) e nel manifatturiero (27,80%).

La situazione evidenziata dallo studio lancia un segnale chiaro: senza interventi strutturali mirati, il Veneto rischia di affrontare un futuro in cui la mancanza di un ricambio generazionale adeguato metterà a dura prova la capacità produttiva delle sue imprese e l’equilibrio del mercato del lavoro.

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