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Accordo firmato con Euro&Promos: riconosciuti diritti e inquadramento per i lavoratori delle biblioteche e aule didattiche dell’Università di Padova

Dopo una lunga vertenza e una manifestazione di protesta, le lavoratrici e i lavoratori degli appalti universitari ottengono il consolidamento delle ore contrattuali e il miglioramento delle condizioni lavorative

Biblioteca Beato Pellegrino di Padova

Biblioteca Beato Pellegrino di Padova

L’accordo siglato tra Filcams Cgil di Padova e la Euro&Promos FM s.p.a. segna una vittoria importante per le lavoratrici e i lavoratori delle biblioteche e delle aule didattiche dell’Università di Padova, che da tempo lottano per ottenere il riconoscimento delle loro ore contrattuali e un giusto inquadramento. La firma arriva dopo una manifestazione di protesta organizzata dai lavoratori, che si erano mobilitati in difesa dei loro diritti davanti a Palazzo del Bo, ed è stata preceduta dall’annuncio di un blocco del lavoro supplementare, che aveva messo in luce le difficili condizioni in cui versano molti di loro.

La vertenza, che ha coinvolto circa 30 tra studentesse, studenti lavoratori, neolaureati e dottorandi, ha visto come protagonista l’appalto gestito da Euro&Promos, che occupa i lavoratori con contratti settimanali che vanno dalle 3 alle 10 ore, ma con orari effettivi ben superiori. Molti, infatti, lavoravano fino a 38 ore settimanali, spesso con turni distribuiti su sei giorni alla settimana.

Marquidas Moccia, Segretaria generale di Filcams Cgil Padova, ha espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto, che prevede il consolidamento delle ore contrattuali e il corretto inquadramento dei lavoratori. “Finalmente i contratti non saranno più limitati a poche ore settimanali, senza le tutele che ne derivano. Alcuni lavoratori hanno scelto di mantenere 14 ore, ma molti altri vedranno aumentare il loro impegno a 20-30 ore settimanali. È un passo fondamentale verso il riconoscimento della loro professionalità, anche se restano ancora molte sfide da affrontare", ha dichiarato Moccia.

Il prossimo obiettivo sarà il confronto con l’Università di Padova. L'ateneo, infatti, gioca un ruolo cruciale nelle dinamiche degli appalti e dovrà affrontare ulteriori questioni relative al riconoscimento del livello di inquadramento corretto per tutti i lavoratori, compresi i nuovi assunti, evitando discriminazioni tra lavoratori di serie A e serie B.

Enrica Guzzonato, Rsa di Filcams Cgil, ha sottolineato che, sebbene l’accordo rappresenti un passo positivo, la lotta continuerà finché la professionalità dei lavoratori non sarà pienamente riconosciuta. "Rimaniamo preoccupati per il rischio che Euro&Promos continui a spostare i lavoratori senza tenere conto della loro esperienza e competenza", ha affermato Guzzonato, ribadendo l’importanza di un servizio stabile e di qualità per gli utenti.

Alessio Odoni, della Segreteria regionale Filcams Cgil Veneto, ha messo in evidenza le difficoltà legate al sistema degli appalti, che spesso impone condizioni lavorative sfavorevoli in nome della competitività. "Le modifiche al codice degli appalti potrebbero peggiorare ulteriormente le condizioni di lavoro, riducendo tutele e diritti", ha avvertito Odoni.

Infine, Tiziana Basso, Segretaria generale della Cgil Veneto, ha sollecitato un incontro urgente con la Regione per affrontare la questione degli appalti, sottolineando l’importanza di garantire condizioni di lavoro dignitose per i 86.000 lavoratori in appalto della regione. Il caso Euro&Promos, ha affermato, è solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio che richiede un intervento decisivo a livello regionale e nazionale.

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