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Energia circolare
20.12.2024 - 17:55
Dolomiti Ambiente
Dolomiti Ambiente, società provinciale per la gestione dei rifiuti, chiuderà il 2024 con un bilancio positivo, superando l’utile del 2023 di 155mila euro. Oltre ai numeri incoraggianti, la società si distingue per i suoi progetti innovativi, tra cui la produzione di idrogeno e metanolo dal trattamento del rifiuto umido presso l’impianto del Maserot, considerato strategico per il territorio bellunese.
In una conferenza stampa, l’amministratore unico Angelo Smaniotto ha illustrato i risultati raggiunti e gli ambiziosi obiettivi futuri. «La solidità finanziaria della società ci permette di guardare avanti, puntando su innovazione e transizione energetica», ha dichiarato. Il Maserot, già operativo come biodigestore per la produzione di energia elettrica, si prepara ora a una svolta: trasformare i rifiuti organici in idrogeno e metanolo.
Roberto Padrin, presidente della Provincia di Belluno, ha sottolineato l’importanza dell’impianto: «Il Maserot è una risorsa fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti a livello locale, integrando raccolta, trattamento e smaltimento. La produzione di idrogeno e metanolo sarà un passo decisivo per il nostro territorio».
L’ingegner Michele Artusato, direttore generale della Provincia, ha spiegato il valore strategico di queste innovazioni: «L’idrogeno rappresenta la sfida green dell’Unione Europea, mentre il metanolo può sostituire il gasolio nei motori. Dolomiti Ambiente è nelle condizioni ideali per sperimentare questa tecnologia, generando un circolo virtuoso. I camion che trasportano rifiuti potrebbero essere alimentati dai combustibili prodotti dallo stesso trattamento, azzerando le emissioni di CO2».
Parallelamente, è in corso il progetto “Alpes”, finanziato da Cariverona, che punta a migliorare la selezione del rifiuto umido grazie al coinvolgimento dei cittadini. L’obiettivo è ottenere un compost più pulito, da destinare sia agli agricoltori locali sia al mercato.
Sul fronte finanziario, il 2024 si conferma un anno positivo. «Il trend dei primi nove mesi è in linea con i risultati del 2023, e prevediamo di chiudere in crescita», ha affermato Smaniotto. «Stiamo applicando una tariffa competitiva di 80 euro a tonnellata per l’umido, mantenendo una gestione sostenibile dei costi per il secco».
La Provincia ha annunciato inoltre che, in conformità alla legge Madia, metterà a gara il 92,4% delle proprie quote di Dolomiti Ambiente. «Questo garantirà nuove opportunità di sviluppo per la società», ha concluso Padrin.
Con progetti all’avanguardia e conti solidi, Dolomiti Ambiente si conferma un esempio di eccellenza nel settore della gestione dei rifiuti, dimostrando come sostenibilità e innovazione possano andare di pari passo.
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