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Innovazione in ginecologia

L’Intelligenza Artificiale rivoluziona la diagnosi prenatale

Al via la sperimentazione degli ecografi avanzati con IA per ottimizzare il processo diagnostico nelle ecografie prenatali

Equipe Ostetricia e ginecologia B. Da sinistra Padovani, Papadoupulos, Casola, Presti, Mantovani, Scozzola, Bergamini e una specializzanda

Equipe Ostetricia e ginecologia B. Da sinistra Padovani, Papadoupulos, Casola, Presti, Mantovani, Scozzola, Bergamini e una specializzanda

L'introduzione dell'Intelligenza Artificiale (IA) nel campo della ginecologia promette di accelerare i tempi di esecuzione delle ecografie prenatali, offrendo al contempo un supporto decisivo nelle diagnosi. Il vantaggio principale sarà quello di velocizzare il processo di screening, migliorando la qualità delle immagini e permettendo ai ginecologi di dedicare più tempo all'umanizzazione delle cure, concentrandosi maggiormente sulla relazione con la paziente.

L'Unità Operativa Complessa (UOC) di Ginecologia B dell’ospedale di Verona, diretta dal dottor Valentino Bergamini, ha avviato una collaborazione con i principali ospedali italiani come Mangiagalli di Milano e Gaslini di Genova. Il convegno "Artificial Intelligence in prenatal diagnosis: hands on", tenutosi oggi in sala Marani, ha visto la partecipazione di esperti di settore e il lancio della sperimentazione sugli ecografi di ultima generazione con algoritmi di IA.

La formazione del personale medico è un passaggio fondamentale prima dell’implementazione dei nuovi software in ambito clinico. Oltre al dottor Bergamini, hanno preso parte al convegno i membri della sua équipe, tra cui Francesca Presti, Daniela Scozzola, Elena Mantovani, Irene Padovani, Chiara Casola e Nikos Papadopoulos. Presenti anche il professor Federico Prefumo del Gaslini e la dottoressa Simona Boito della Mangiagalli, insieme al dottor Matteo Ciuffreda, specialista in cardiologia pediatrica.

L'Intelligenza Artificiale può migliorare la qualità delle immagini ecografiche già in fase di acquisizione, eliminando il rumore e ottimizzando il supporto diagnostico. In aggiunta, l'IA permette l'automatizzazione di alcune misurazioni durante l’esame, semplificando il flusso di lavoro per i medici.

Particolare interesse suscita l’applicazione dell'IA nello studio delle malformazioni fetali, con la possibilità di diagnosticare patologie con una maggiore precisione. Secondo i dati del registro Eurocat, la percentuale di diagnosi corrette per malformazioni fetali durante lo screening ecografico è attualmente del 30% in Italia e del 33% in altri paesi europei, inclusi il Regno Unito. Questo risultato è spesso influenzato dalla qualità dell'immagine e dalla possibilità di acquisire immagini accurate. Le nuove tecnologie basate su IA sono in grado di superare queste difficoltà, ottenendo misurazioni precise in pochi secondi.

L'uso dell’IA è particolarmente promettente nelle aree della neurosonologia fetale, dell’ecocardiografia fetale e della valutazione dello scheletro, dove l’applicazione di algoritmi avanzati facilita la diagnosi e il trattamento precoce delle problematiche.

La dottoressa Francesca Presti, ginecologa, sottolinea come l'IA non solo migliori la qualità delle immagini ma aiuti anche la qualità complessiva dell’esame, favorendo la diagnosi precoce di eventuali patologie. Inoltre, l’utilizzo dell'Intelligenza Artificiale supporta l'apprendimento delle tecniche ecografiche, rendendo più facile acquisire, archiviare e condividere le immagini ecografiche tra medici e strutture sanitarie. "Il ruolo del clinico resta fondamentale", aggiunge la dottoressa Presti, "ma l'IA offre un supporto fondamentale nella diagnosi e nella condivisione delle informazioni".

La dottoressa Daniela Scozzola, ginecologa, osserva come l'IA aiuti i medici a essere più precisi nelle diagnosi, ma ricorda che la macchina è solo un supporto e non un sostituto dell’esperienza clinica. "Ci vorrà tempo prima che i nuovi software possano essere paragonati alle competenze di strutture sanitarie di secondo livello", conclude, "ma la velocizzazione dei tempi diagnostici è già un risultato importante".

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