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Artigianato e futuro
26.12.2024 - 11:35
Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza
Quali sono le prospettive per gli imprenditori vicentini nel 2025? Un quadro delle attese emerge dall’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza tra il 25 novembre e il 6 dicembre 2024, coinvolgendo 449 imprese artigiane e piccole realtà produttive. I risultati evidenziano un mix di speranze moderate e persistenti preoccupazioni.
La maggioranza degli imprenditori prevede stabilità o una leggera crescita, con gli indicatori principali che mostrano segnali positivi. Per gli ordini, il 62,2% si attende un andamento stabile o in lieve miglioramento, mentre l’occupazione vede l’87,1% degli intervistati ottimista. Tuttavia, sul fronte degli investimenti, solo il 12,7% prevede un incremento, segno di una prudenza diffusa.
Secondo il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion, "il 2025 si apre sotto il segno dell’incertezza. Ogni settore produttivo, e spesso ogni azienda, ha esigenze specifiche che richiedono interventi mirati. Tra le priorità spiccano sostenibilità, trasmissione d’impresa e formazione del personale".
Nonostante un leggero calo delle imprese artigiane registrate nel terzo trimestre del 2024 (22.833, -1,9% nel Manifatturiero), le preoccupazioni degli imprenditori si mantengono alte. Al primo posto resta il rincaro delle materie prime (49,3%), seguito dall’instabilità geopolitica (44,9%), con un impatto crescente rispetto all’anno precedente. La carenza di manodopera, pur rimanendo un problema, si posiziona al terzo posto (36,8%).
Le imprese vicentine stanno adottando strategie per affrontare le difficoltà economiche. Ridurre i margini (36,8%) e investire nella formazione del personale (34,6%) sono tra le azioni più frequenti, a dimostrazione della volontà di mantenere la forza lavoro attuale. Tuttavia, settori come il Metalmeccanico, la Moda e l’Automotive temono contraccolpi maggiori. Le esportazioni, che hanno già registrato perdite significative nel 2024, restano una preoccupazione per il 70,3% delle aziende attive sui mercati internazionali.
Il direttore generale di Confartigianato Vicenza, Francesco Tibaldo, sottolinea l’importanza di puntare su filiere corte e sostenibilità: "Il nostro obiettivo è sostenere le imprese con nuovi mercati e favorire collaborazioni locali che riducano costi e tempi".
La trasmissione di competenze tra generazioni rappresenta un altro nodo cruciale. "Il calo demografico e l’aumento dell’età pensionabile richiedono un’attenzione speciale alla formazione dei giovani e alla valorizzazione del personale esperto", conclude Cavion.
Nonostante le difficoltà, l’artigianato vicentino continua a essere un pilastro economico e culturale del territorio, dimostrando una resilienza che guarda al futuro con cauto ottimismo.
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