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Inclusione sociale

Treviso, apprendisti stranieri: la città della Marca ha il primato

Le micro e piccole imprese trevigiane prevedono l'assunzione di oltre 16.000 stranieri, consolidandosi come leader regionale in inclusione e sostenibilità sociale

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Treviso

Treviso si conferma come la provincia in Veneto con la più alta percentuale di apprendisti stranieri, con il 17,7% del totale. Un dato che supera la media regionale (15,9%) e quella nazionale (14,7%) e che evidenzia l'importanza del contributo degli immigrati al settore dell'artigianato locale.

Secondo i dati forniti da Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, le micro e piccole imprese (MPI) della provincia prevedono di assumere 16.670 lavoratori stranieri, pari al 20,5% del totale delle assunzioni previste. Queste imprese, che costituiscono la spina dorsale dell'economia locale, riconoscono negli stranieri una risorsa fondamentale per soddisfare la crescente domanda di manodopera, in particolare nei settori dell'artigianato.

Loris Balliana, vicepresidente vicario di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, sottolinea l'importanza dell'inclusività degli stranieri nel mondo del lavoro, definendo la loro presenza come un pilastro per la sostenibilità sociale. "La quota di dipendenti stranieri nelle MPI è del 18%, ben superiore al 13,4% registrato nelle imprese medio-grandi," ha dichiarato Balliana. "Questo dato è il risultato dei nostri investimenti nel rapporto tra imprese artigiane, scuole e formazione professionale".

Nel 2023, il Veneto si è piazzato al quarto posto in Italia per numero di occupati stranieri, con 260.000 lavoratori tra i 15 e i 64 anni, pari al 12,1% del totale regionale. La regione è anche seconda in Italia per tasso di occupazione degli stranieri, con una percentuale del 67,2%.

Treviso, con un tasso di assunzione straniera pari al 20,5%, si colloca al secondo posto a livello nazionale, preceduta solo da Milano. I settori con la maggiore concentrazione di lavoratori stranieri nelle imprese artigiane includono Moda (45,7%), Mobilità e Logistica (33%), Agroalimentare (32,1%) e Legno e Arredo (29,9%).

Balliana conclude enfatizzando anche il ruolo degli immigrati come titolari di aziende artigiane. "Le imprese artigiane guidate da immigrati in provincia di Treviso sono 3.981, pari al 18,1% del totale, una percentuale che supera il dato veneto (16,3%) e quello nazionale (11,5%)," ha aggiunto. "Questa realtà dimostra come l'immigrazione stia diventando un motore importante per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio".

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