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Capodanno a Venezia: divieto di botti e petardi per proteggere persone e animali

Venezia vieta botti e petardi a Capodanno per tutelare persone, animali e patrimonio storico

Capodanno a Venezia: Divieto di Botti e Petardi per Proteggere Persone e Animali

Con l'avvicinarsi del Capodanno, Venezia si prepara a salutare il nuovo anno con una misura che, seppur non nuova, continua a suscitare dibattiti: il divieto assoluto di botti e petardi. Una tradizione che porta con sé rischi e disagi per persone, animali e il prezioso patrimonio storico della città lagunare.

A Venezia, il divieto di accensione dei botti è in vigore tutto l'anno, come stabilito dall'articolo 60 comma 2 del regolamento di polizia e sicurezza urbana. L'obiettivo è chiaro: garantire sicurezza e rispetto, tutelando anche gli amici a quattro zampe. Il fragore dei botti non solo mette a rischio l'incolumità delle persone, ma ha un impatto significativo sugli animali, sia domestici che selvatici. Gli animali possono spaventarsi, disorientarsi e reagire in modo improvviso, mettendo a rischio se stessi e gli altri.

Per chi non rispetta il divieto, le sanzioni sono salate: si va da 50 a 200 euro. La polizia locale intensificherà i controlli nei giorni più critici, per garantire il rispetto delle norme. Un impegno che si inserisce in una più ampia visione di città pet-friendly, come sottolinea Massimiliano De Martin, assessore all'ambiente

A Venezia, l'attenzione per il benessere degli animali è una priorità. Le strutture come il rifugio del cane Silvana Tosi sono progettate con particolare attenzione al comfort acustico, per proteggere gli animali dal frastuono di eventi come Capodanno o i concerti.

Il divieto, naturalmente, non si applica agli spettacoli pirotecnici autorizzati. A Venezia, il tradizionale spettacolo di mezzanotte si svolgerà in Bacino di San Marco, lontano dalle aree residenziali, per limitare l'impatto acustico su persone e animali.

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