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Saldi invernali 2025 in Veneto: partenza il 4 gennaio con previsioni positive per Verona

Gli sconti invernali iniziano con aspettative di spesa favorevoli a Verona, ma con previsioni di giro d'affari sotto i livelli pre-covid

Saldi invernali 2025 in Veneto: partenza il 4 gennaio con previsioni positive per Verona

In Veneto, i saldi invernali prenderanno il via il 4 gennaio 2025, con termine fissato per il 4 marzo. Questa data, scelta dalla maggior parte delle regioni, coincide con il primo giorno feriale che precede l'Epifania, come stabilito negli indirizzi unitari delle Regioni sull’individuazione della data di inizio delle vendite di fine stagione approvati nel 2011.

Le prospettive di spesa a Verona sono ottimistiche, con una performance migliore rispetto alla media regionale. Secondo un'indagine condotta da Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto, il 72% dei veronesi prevede di spendere quanto o più rispetto ai saldi precedenti, una percentuale superiore al 68% della media regionale. Solo il 18% dei veronesi si aspetta di spendere meno (contro il 22% della media veneta). La spesa media per capite in Veneto, secondo lo studio, si aggirerà attorno ai 241 euro per l'abbigliamento, 203 euro per le calzature e 179 euro per i prodotti di benessere, un budget sostanzialmente in linea con quello dell'anno precedente.

L'acquisto nei negozi fisici continua a prevalere, rappresentando il 66% degli acquisti totali, con una distribuzione del 65% nelle periferie e il 35% nei centri storici.

Mariano Lievore, presidente di Federmoda Confcommercio Verona, ha sottolineato che la formula dei saldi di fine stagione è oggetto di discussione tra gli operatori, ma ha espresso soddisfazione per la scelta di una data unica di inizio, che rappresenta un'importante opportunità in un periodo delicato per il settore. Il presidente ha anche evidenziato che i saldi invernali potrebbero offrire un supporto necessario in un contesto di mercato complesso.

A livello nazionale, il settore della moda ha visto una diminuzione delle vendite del 8,1% per l'abbigliamento, le calzature, la pelletteria e gli accessori fino a metà 2024, con una perdita di circa 70.000 negozi in Italia negli ultimi dieci anni. Tuttavia, Lievore ha anche messo in luce come Verona abbia visto un calo contenuto di negozi, con una perdita del -0,9% nel 2023 rispetto a una media regionale e nazionale superiore. La forte attrattività turistica della città e la nuova normativa sul Tax Free Shopping (che ha ridotto la soglia di acquisto a 70 euro dal 1° febbraio 2024) hanno contribuito a un incremento delle transazioni a Verona.

Contrariamente all'ottimismo di Confcommercio, il Codacons prevede che i saldi invernali 2025 non registreranno il tanto atteso boom di vendite. Secondo l'associazione, i consumatori sono già stati colpiti dalle spese natalizie e dai rincari dei prezzi, e molti acquisti sono stati anticipati durante il Black Friday. Il Codacons stima che il giro d'affari dei saldi non supererà i 4 miliardi di euro, un dato che rappresenta una netta diminuzione rispetto ai livelli pre-Covid, quando le vendite superavano i 5 miliardi di euro.

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