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05.01.2025 - 10:11
Il Veneto si trova al centro di una crisi abitativa che sembra non avere fine. Gli affitti continuano a salire, mentre gli stipendi non riescono a tenere il passo, lasciando molti cittadini in difficoltà. Secondo l'ultimo report del «Sole 24 Ore», il 2024 è stato un anno particolarmente difficile per chi cerca casa nella regione. Venezia, in particolare, si distingue per un costo della vita che assorbe il 65% del reddito medio disponibile, un dato che mette in luce la gravità della situazione.
A Venezia, il costo medio degli affitti ha raggiunto i 13,8 euro al metro quadro, superato solo dalla provincia stessa con 15,3 euro/mq e dalla provincia di Belluno con 20,2 euro/mq. Questa impennata dei prezzi non è un fenomeno isolato: Verona e Padova vedono rispettivamente il 33% e il 38% dello stipendio medio destinato all'affitto, mentre Treviso si attesta al 38%. Vicenza, Rovigo e Belluno presentano costi più moderati, ma la pressione economica rimane significativa.
Paradossalmente, mentre i costi degli affitti salgono, il numero di immobili sfitti cresce. In Veneto, molti proprietari preferiscono destinare le loro seconde case agli affitti turistici, che nell'ultimo anno sono aumentati del 14,34%, raggiungendo quota 52.455. Questo fenomeno contribuisce a ridurre l'offerta di case disponibili per i residenti, aggravando ulteriormente la crisi abitativa.
I Comuni veneti stanno cercando di rispondere a questa emergenza con diverse strategie. Venezia ha introdotto una modifica all'IMU per incentivare gli affitti agli studenti, riducendo l'aliquota al 0,76% per i contratti a canone concordato. Inoltre, è stata approvata una moratoria sulle nuove locazioni turistiche nel centro storico fino al 2026, nel tentativo di riequilibrare le esigenze dei residenti e dei turisti. A Verona, la situazione è altrettanto critica, con 5.500 case mancanti per le fasce più deboli. Il Comune sta lavorando per acquisire immobili da destinare ad alloggi pubblici e sta cercando di incentivare i proprietari privati ad affittare a lavoratori stranieri e studenti attraverso agevolazioni fiscali. Iniziative simili sono in corso a Padova, dove un piano di ristrutturazione mira a recuperare 254 immobili sfitti entro tre anni.
Nonostante le difficoltà, ci sono segnali di speranza. A Treviso, il Comune ha avviato progetti per il recupero di edifici chiusi da destinare a canoni agevolati. La sfida principale rimane quella di trovare un equilibrio tra la necessità di attrarre turisti e quella di garantire un alloggio accessibile ai residenti.
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