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Diritti inespressi
03.01.2025 - 17:32
Con la riapertura delle sedi dopo la pausa festiva, entra nel vivo l'attività del nuovo Dipartimento Previdenza della Fnp Veneto, il quale ha avviato tre iniziative destinate a sostenere i pensionati, soprattutto quelli provenienti dal settore pubblico, nella verifica dei loro diritti e nel recupero di eventuali arretrati. Il Dipartimento, nato lo scorso dicembre, è un gruppo di lavoro tecnico che ha come obiettivo quello di garantire il pieno riconoscimento dei diritti pensionistici, anche quando questi non vengono automaticamente applicati dagli enti preposti.
Le tre iniziative in corso riguardano: la riliquidazione delle pensioni pubbliche, il recupero del blocco stipendiale del 2013 per i lavoratori scolastici e un ricorso contro i tagli alla perequazione delle pensioni per il triennio 2022-2024.
I rinnovi contrattuali del pubblico impiego del 2024 hanno previsto aumenti retributivi retroattivi per il periodo 1 gennaio 2019 - 31 dicembre 2021. Questi aumenti, che si riflettono anche sul TFR/TFS e sulla pensione, necessitano di una corretta procedura amministrativa che prevede il pagamento degli arretrati da parte dell’amministrazione di provenienza e la successiva riliquidazione da parte dell'Inps. Tuttavia, possono verificarsi ritardi o errori nella trasmissione dei dati, motivo per cui la Fnp Veneto invita i pensionati a verificare la loro posizione e, se necessario, procedere con un'azione legale.
Il blocco stipendiale del 2013, introdotto dal Governo Monti, ha colpito in particolare i lavoratori del settore scolastico, tra cui docenti e personale ATA. Nonostante la Cassazione abbia confermato la legittimità del blocco, ha stabilito che questo non pregiudica la progressione di carriera, creando una differenza economica che si riflette su stipendio, TFR/TFS e pensione. Per i pensionati che hanno subito questo blocco, è fondamentale inviare una diffida a Ministero e Inps per fermare la prescrizione dei diritti.
Un altro fronte aperto riguarda la perequazione delle pensioni, in particolare per quelle superiori a quattro volte il trattamento minimo. La Corte dei Conti della Toscana ha recentemente sollevato il caso alla Corte Costituzionale, chiedendo una revisione delle Leggi di Bilancio degli anni 2022, 2023 e 2024, che penalizzano la rivalutazione piena delle pensioni. Se la Corte Costituzionale darà ragione ai ricorrenti, i pensionati potranno richiedere gli arretrati. Intanto, per tutelarsi contro la prescrizione, è necessario inviare una richiesta all’Inps.
I pensionati interessati sono invitati a contattare la propria Fnp territoriale per fissare un appuntamento e verificare la propria posizione. Gli operatori della Fnp, supportati dagli esperti del patronato Inas Cisl, sono a disposizione per offrire assistenza qualificata, inclusa l'invio di diffide o ricorsi, laddove necessario. L'importante è agire tempestivamente, poiché la prescrizione per richiedere gli arretrati è di 5 anni.
Con l'inizio del nuovo anno, il Dipartimento Previdenza della Fnp Veneto si prepara a fare fronte alle esigenze concrete dei pensionati, lavorando per garantire che nessun diritto venga dimenticato.
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