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Attualità
09.01.2025 - 11:52
Il mercato automobilistico del Veneto, nonostante le sfide economiche globali, continua a mostrare segni di vitalità. Nel 2024, una vettura su cinque è stata immatricolata nella provincia di Verona, confermando il suo ruolo di leader regionale. Tuttavia, dietro questi numeri si cela una realtà complessa, fatta di sfide e opportunità che richiedono un'attenta analisi.
Nel 2024, il Veneto ha registrato 107.080 nuove immatricolazioni, segnando un incremento del 2,14% rispetto all'anno precedente. Verona si è distinta con il 20,10% delle immatricolazioni totali, seguita da Padova e Vicenza. Questo primato veronese non è solo una questione di numeri, ma riflette una dinamica economica e sociale che merita attenzione. La provincia scaligera, infatti, si conferma come un centro nevralgico per il mercato automobilistico regionale, un ruolo che potrebbe essere ulteriormente rafforzato con politiche mirate.
Nonostante l'aumento delle immatricolazioni, il mercato delle auto elettriche in Veneto ha subito una flessione nel 2024, con un calo del 3,9% rispetto all'anno precedente. Al contrario, le auto ibride hanno visto una crescita del 9,6%. Questi dati evidenziano una transizione energetica ancora in divenire, dove le auto ibride sembrano rappresentare un compromesso più accettabile per i consumatori. Tuttavia, il presidente del gruppo auto e moto di Confcommercio Veneto, Giorgio Sina, avverte che il passaggio totale all'elettrico è ancora lontano, a causa di costi elevati e infrastrutture inadeguate.
Confcommercio Veneto sottolinea la necessità di incentivi per stimolare un mercato che, seppur in crescita, mostra segni di stagnazione. Gli incentivi statali, quando disponibili, sono stati rapidamente esauriti, lasciando molti potenziali acquirenti senza supporto. Inoltre, l'inflazione e i tassi d'interesse elevati pesano sul potere d'acquisto delle famiglie, rendendo il finanziamento bancario una scelta obbligata per il 70% degli acquirenti.
Guardando al futuro, il divieto di vendita di auto a combustione interna entro il 2035 appare un obiettivo ambizioso e forse irrealistico, secondo Sina. La transizione verso l'elettrico richiede non solo un cambiamento tecnologico, ma anche un adeguamento delle infrastrutture e una riduzione dei costi. La speranza è che il 2025 possa portare nuovi modelli più accessibili, ma la strada verso un parco auto completamente elettrico è ancora lunga.
In questo contesto, Sina lancia un appello alla Regione Veneto affinché intervenga con incentivi per il rinnovo del parco auto, che in gran parte supera i dieci anni di età. Un intervento regionale potrebbe non solo stimolare il mercato, ma anche contribuire alla trasformazione ecologica, un obiettivo strategico per la collettività.
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