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Valorizzazione del territorio

Turismo fluviale: Veneto protagonista di un terziario sostenibile

Un piano strategico da 250mila euro per riqualificare infrastrutture e promuovere il turismo lento

La Regione del Veneto rilancia il turismo fluviale con un programma strategico di interventi infrastrutturali destinati a valorizzare il territorio e promuovere il turismo sostenibile. Con un investimento complessivo di 250mila euro per il 2024, finanziato ai sensi della legge regionale 13 marzo 2024 n. 5, il progetto punta a riqualificare approdi, pontili e passerelle, con una particolare attenzione al Delta del Po.

A presentare l’iniziativa è l’assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner: “Il turismo lento e sostenibile valorizza le risorse locali e amplia un’offerta turistica basata sulle eccellenze naturali, storiche, culturali ed enogastronomiche delle comunità rivierasche. Gli interventi infrastrutturali si integrano con la rete delle piste ciclabili, favorendo la mobilità green e l'intermodalità tra navigazione fluviale e percorsi ciclabili”.

La gestione e la realizzazione delle opere sono affidate alla società regionale Infrastrutture Venete Srl, che coordinerà i lavori previsti nelle aree strategiche. Tra gli interventi principali figurano:

  • Pontile Molino Pizzon (Fratta Polesine): manutenzione straordinaria e nuove briccole per garantire approdi sicuri.
  • Pontile Santa Maria in Punta (Ariano nel Polesine): sostituzione del tavolato e miglioramento dell'accesso stradale.
  • Pontile turistico di Pila (Porto Tolle): riqualificazione con dispositivi di sicurezza moderni.

Questo è solo l’inizio di un piano più ampio che, nei prossimi anni, interesserà anche altre aree come il Parco del Sile.

“Questi interventi non solo rafforzano l’offerta turistica, ma rappresentano un volano per lo sviluppo economico delle comunità locali, sostenendo attività produttive e promuovendo il patrimonio territoriale – ha concluso Caner –. Vogliamo dare priorità alle aree più fragili economicamente, per garantire un impatto positivo distribuito su tutto il territorio”.

Un progetto che conferma l’impegno del Veneto verso il turismo sostenibile, facendo del turismo fluviale una risorsa chiave per il futuro della regione.

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