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Cisl Venezia: le cause collettive dei lavoratori sono in forte crescita

Nel 2024 oltre 5 milioni di euro restituiti ai dipendenti, con un aumento delle azioni legali per il recupero di diritti e salari non pagati

Cisl Venezia: le cause collettive dei lavoratori sono in forte crescita

Marco de Favari

Il numero di cause collettive intentate dai lavoratori della provincia di Venezia continua a crescere. Secondo i dati forniti dall’Ufficio Vertenze della Cisl di Venezia, nel 2024 si è registrato un incremento delle azioni legali portate avanti dai dipendenti contro le loro aziende, con un focus particolare sulle vertenze collettive. Queste azioni si sono concentrate principalmente nei settori del Commercio, Metalmeccanico e Telecomunicazioni, ma anche altre categorie come l'Edilizia e i Trasporti hanno visto un aumento delle cause.

Nel settore delle Telecomunicazioni, in particolare, un'importante causa ha coinvolto 140 lavoratori di Tim e FiberCop, i quali hanno chiesto il recupero dei superminimi individuali non assorbiti dall’azienda dal 2018. La causa è stata depositata al Tribunale di Milano, con tre procedimenti già vinti e altri in discussione. "I giudici hanno ritenuto illegittima la prassi dell'assorbimento del superminimo, che non si sarebbe dovuto applicare in assenza di un accordo esplicito", ha spiegato Massimo Bellio della Fistel Cisl di Venezia.

Un cambiamento nell'atteggiamento dei lavoratori

Nel periodo compreso tra il 2015 e il 2024, l'Ufficio Vertenze della Cisl Venezia ha trattato oltre 3.000 cause. Se nel periodo pre-pandemia le cause collettive rappresentavano solo il 7% del totale, nel periodo successivo al Covid sono triplicate, superando ampiamente quelle individuali. "Questo riflette un cambiamento nell'atteggiamento dei lavoratori", ha dichiarato Marco De Favari, responsabile dell’Ufficio Vertenze della Cisl Venezia. "Durante la pandemia, molti hanno accettato sacrifici aziendali, ma ora, con la ripresa economica, sono sempre più determinati a far valere i propri diritti."

Le azioni legali collettive sono particolarmente diffuse nelle medie e grandi aziende, dove i lavoratori percepiscono una maggiore sicurezza sul posto di lavoro. Tuttavia, nelle piccole aziende, il ricorso alle cause collettive è meno frequente, a causa della percezione di instabilità e della scarsa fiducia nelle tutele legali.

Un sostegno concreto per i lavoratori

Il Segretario generale della Cisl di Venezia, Michele Zanocco, ha sottolineato come l’attività dell’Ufficio Vertenze risponda al crescente bisogno di tutela da parte dei lavoratori. "I numeri parlano chiaro: nel solo 2024, siamo riusciti a restituire oltre 5 milioni di euro ai lavoratori, un risultato che dimostra l’efficacia del nostro impegno anche al di fuori delle trattative dirette con le imprese", ha dichiarato Zanocco.

Le vertenze più frequenti riguardano il recupero di salari non pagati, in particolare nelle piccole e medie aziende, dove i problemi di liquidità sono più comuni. In caso di appalti, tuttavia, le leggi consentono ai lavoratori di recuperare le retribuzioni direttamente dall'azienda appaltante.

Una composizione multiculturale delle vertenze

Le vertenze in provincia di Venezia coinvolgono principalmente lavoratori italiani, ma c'è anche una crescente partecipazione di lavoratori stranieri, in particolare provenienti dal Bangladesh. Ad esempio, nella fascia di età tra i 31 e i 50 anni, i lavoratori stranieri rappresentano il 37% delle cause collettive. Nella fascia di età più giovane (18-30 anni), la percentuale di lavoratori stranieri aumenta al 25%.

Le differenze culturali e la presenza di comunità diverse, come quelle bengalesi, albanesi e marocchine, influenzano la distribuzione delle vertenze nelle varie zone della provincia, con un’assenza di richieste legali da parte della comunità cinese nonostante la sua numerosa presenza.

Concludendo, le statistiche fornite dalla Cisl confermano l'importanza della tutela legale e collettiva per i lavoratori, un aspetto cruciale per contrastare le disuguaglianze e difendere i diritti dei dipendenti in un mercato del lavoro sempre più complesso e diversificato.

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