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13.01.2025 - 10:51
Nel 2024, l’attività della Rete trapiantologica italiana ha raggiunto traguardi straordinari. Le donazioni di organi hanno registrato un aumento del 2,7% rispetto al 2023, con 2.110 donazioni effettive, a partire da 3.192 segnalazioni di potenziali donatori (+3,2%). Questi numeri hanno permesso di realizzare 4.692 trapianti, un incremento del 5,1% rispetto allo scorso anno. Il tasso nazionale di donazione ha superato per la prima volta quota 30, con 30,2 donatori per milione di persone, ponendo l'Italia tra i primi Paesi europei per le donazioni.
Le regioni con i tassi più elevati sono la Toscana (49,4 donatori per milione), l’Emilia-Romagna (45,5) e il Veneto (44,7). Positivi anche i dati delle regioni meridionali, con un incremento del tasso di donazione in Sicilia (+5,7), Campania (+3,1) e Calabria (+2,7), segno di un processo di riduzione del divario tra Nord e Sud.
I trapianti hanno visto una crescita significativa, in particolare quelli di cuore (+13%) e di rene (+6,6%). In totale, sono stati eseguiti 2.393 trapianti di rene, 418 di cuore, 1.732 di fegato (+1,8%) e 36 di pancreas. Nonostante un lieve calo nei trapianti di polmone (da 188 a 174), l’Italia ha raggiunto il record di 75,5 trapianti ogni milione di persone, il livello più alto di sempre. Tra le regioni, il Veneto ha registrato il tasso più alto con 130,5 trapianti per milione, seguito da Piemonte (115,1), Friuli-Venezia Giulia (104,3) ed Emilia-Romagna (100,1). Anche nelle regioni del Sud si è registrato un forte aumento dei trapianti, con la Sicilia che ha visto una crescita notevole, passando da 41,8 a 63,8 trapianti per milione.
Il Ministro Schillaci ha sottolineato come questi risultati siano frutto di un impegno costante e di un processo di miglioramento continuo che ha coinvolto l’intero sistema sanitario italiano, con un’attenzione particolare alla solidarietà e alla responsabilità civica.
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