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chirurgia senza cicatrici

Nuove frontiere della senologia a Padova

Allo IOV, il dottor Marchet rivoluziona la lotta al tumore al seno con la tecnica endoscopica

All’Istituto Oncologico Veneto (IOV), il dottor Alberto Marchet ha portato a termine i primi interventi di mastectomia endoscopica per tumore al seno, introducendo un approccio innovativo che punta a eliminare le cicatrici visibili. Una tecnica che apre una nuova era per la chirurgia senologica, migliorando non solo i risultati estetici ma anche la qualità della vita post-operatoria.

Negli ultimi anni, la chirurgia senologica ha fatto passi da gigante, cercando di minimizzare l’impatto visibile degli interventi. Il termine "scarless" (letteralmente "senza cicatrici") sintetizza questo obiettivo, ora al centro delle strategie chirurgiche dello IOV. La mastectomia endoscopica è la punta di diamante di questa evoluzione.

“La tecnica prevede un’incisione di soli 3-4 cm nel solco sottomammario, attraverso cui si asporta la mammella e si posiziona una protesi definitiva, tutto senza compromettere il complesso areola-capezzolo,” spiega il dottor Marchet, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Senologica dello IOV. “I vantaggi rispetto alla mastectomia tradizionale sono notevoli: ridotto rischio di danni ai tessuti, minore dolore post-operatorio e risultati estetici superiori. Tuttavia, è fondamentale selezionare accuratamente i casi in base alle caratteristiche del tumore e delle mammelle.”

Ogni anno, la Chirurgia Senologica dello IOV esegue oltre 1000 interventi per patologie benigne e maligne. Tra questi, le tecniche “scarless” trovano applicazione anche negli interventi conservativi di quadrantectomia. “Grazie all’uso dei lembi di parete toracica, riusciamo a nascondere le cicatrici sotto il braccio o lungo il solco sottomammario,” aggiunge Marchet. “Questo approccio consente, in molti casi, di evitare la mastectomia totale e di ottenere risultati estetici e funzionali eccellenti.”

Un ruolo cruciale è giocato dalla sinergia tra le équipe di chirurgia senologica, chirurgia plastica e anestesia, che garantisce interventi sicuri e precisi. La direttrice generale dello IOV, dottoressa Maria Giuseppina Bonavina, sottolinea: “L’approccio endoscopico si allinea perfettamente ai principi della chirurgia mini-invasiva che promuoviamo nel nostro Istituto. Non si tratta solo di estetica, ma di migliorare il recupero, riducendo dolore e tempi di degenza: in molti casi le pazienti possono tornare a casa il giorno dopo l’intervento.”

Questa innovazione rappresenta un traguardo significativo per la chirurgia oncologica e apre nuove prospettive per le pazienti affette da tumore al seno. Lo IOV si conferma all’avanguardia nella ricerca e nell’applicazione di tecniche che migliorano non solo la sopravvivenza, ma anche la qualità della vita delle pazienti. Un passo avanti verso un futuro in cui guarire dal tumore significherà anche non dover portare sul corpo i segni della malattia.

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