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Rateizzazione flessibile

Nuove modalità di rateizzazione delle cartelle esattoriali dal 1° gennaio 2025

La riforma delle cartelle esattoriali offre un allungamento delle rate e nuove opportunità per i contribuenti in difficoltà economica, con opzioni che arrivano fino a 120 rate mensili

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Immagine di repertorio

Dal 1° gennaio 2025 è entrata in vigore una nuova disciplina per la rateizzazione delle cartelle esattoriali, prevista dal Decreto Legislativo n. 110/2024. Questa riforma ha introdotto importanti novità, mirando a rendere il pagamento dei debiti fiscali più accessibile per i cittadini e le imprese. Il principale cambiamento riguarda l’aumento del numero massimo di rate, che passano da 72 a un massimo di 108 rate, con possibilità di estensione fino a 120 rate in casi specifici.

La nuova normativa offre una flessibilità maggiore, permettendo una dilazione dei pagamenti anche per importi elevati e situazioni di difficoltà economica temporanea. Inoltre, sono stati semplificati i procedimenti per le cartelle fino a 120.000 euro, riducendo la burocrazia e facilitando l’accesso alla rateizzazione.

Come funziona la nuova rateizzazione

A partire dal 2025, i contribuenti possono richiedere la rateizzazione delle somme dovute per avvisi e cartelle di pagamento emessi da vari enti creditori, tra cui l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, i Comuni, le Regioni e altri enti pubblici. La possibilità di rateizzare è legata alla situazione economica del richiedente e al valore del debito, con due principali modalità di accesso: una più semplice per debiti fino a 120.000 euro, e una documentata per importi superiori.

Le nuove opportunità per i debitori

Le cartelle esattoriali possono essere rateizzate per tributi come IRPEF, IVA, IMU e contributi previdenziali, ma non tutti i debiti possono essere oggetto di rateizzazione. Non sono ammesse le violazioni doganali, le sanzioni penali o i recuperi degli aiuti di Stato.

Il numero di rate dipende dall’anno di presentazione della richiesta. Per le istanze presentate nel 2025 e 2026, è possibile richiedere fino a 84 rate (7 anni), con un aumento progressivo negli anni successivi: fino a 96 rate per il biennio 2027-2028 e fino a 108 rate dal 2029. I contribuenti che documentano una situazione di difficoltà economica temporanea possono ottenere un piano più lungo, arrivando fino a 120 rate.

I requisiti per accedere alla rateizzazione

Per i debiti di importo fino a 120.000 euro, la richiesta può essere fatta senza documentazione, mediante autocertificazione di una situazione economica difficile. Per debiti superiori a tale importo, o per un numero di rate superiore a 84, è invece necessario presentare documentazione specifica, come l’ISEE per le persone fisiche, o indicatori finanziari per le imprese.

Come presentare la domanda

La domanda di rateizzazione può essere presentata in tre modalità: online, tramite PEC o recandosi presso gli sportelli fisici dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Per la modalità online, basta accedere al portale e inviare la richiesta tramite le credenziali SPID o altre modalità di autenticazione. In alternativa, è possibile inviare la domanda via PEC utilizzando i moduli specifici, oppure rivolgersi agli sportelli fisici per assistenza e presentazione cartacea.

Con queste nuove modalità, la riforma mira a semplificare e rendere più accessibile la rateizzazione dei debiti fiscali, dando una mano concreta a chi si trova in difficoltà economiche temporanee e vuole mettersi in regola con il fisco.

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